Finalmente hai deciso di gettarti nella mischia ed aprire un e-commerce? Ottima scelta. Quello delle vendite online è un settore in forte crescita, anche incentivato dal periodo di lockdown passato, da quasi tutti noi, forzatamente in casa durante il covid-19.
Però c’è una domanda che è giusto farsi prima di iniziare il lavoro. E cioè: qual è il costo di un sito e-commerce?
Per la risposta basta leggere la nostra guida.
Non lasciartela sfuggire!
Per il nostro Paese si tratta di un segnale importante: l’eCommerce sta raggiungendo un livello di diffusione tale da far presagire un processo continuo, anche se graduale, di integrazione tra offline e online.
Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio eCommerce B2CB2c è l'acronimo dell'espressione inglese "business to consumer". Rappresenta, quindi, tutti i modelli di business che prevedono un rapporto diretto tra azienda e cliente. Sia nell'abito delle operazioni digitali che...
In pochi punti:
Quanto costa un sito e-commerce
Ammettiamo che è piuttosto difficile dare una risposta secca, valida per tutti.
Gli aspetti da considerare sono davvero troppi per poter arrivare ad una stima esatta (ne parleremo fornendo maggiori dettagli più avanti).
Allora cosa possiamo dire? Ovviamente che il costo di un sito e-commerce è molto ridotto rispetto ad un negozio fisico. Non si paga l’affitto del locale. Non ci sono bollette, né dipendenti da retribuire.
Se si decide di fare tutto da soli e con una piattaforma open source può risultare sufficiente anche una cifra iniziale di poche centinaia di euro. Almeno intorno ai 1.000 se si chiede l’aiuto di uno specialista o di una web agency.
Però ATTENZIONE. I siti e-commerce più prestigiosi possono costare anche 40-50.000 euro!
Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2C
Nel 2022 gli acquisti online valgono 48,1 miliardi di euro (+20% rispetto al 2021).
https://www.osservatori.net/it
Come calcolare il costo di un e-commerce
È un discorso a cui abbiamo già accennato. Per conoscere il costo di un sito web e-commerce bisogna mettere nel conto più fattori.
In primis, il tipo di negozio che si intende aprire. Magari un marketplace come Amazon? Un dropshipping o un e-commerce monomarca? Insomma, dobbiamo avere il nostro progetto ben chiaro nella mente.
È il punto di partenza dal quale muoveremo tutte le decisioni più importanti.
Secondo step fondamentale. Con un occhio sempre tenuto sul budget disponibile, si sceglie la piattaforma da impiegare per lo sviluppo dell’e-commerce.
Dedichiamo a questo passaggio il prossimo paragrafo.
Prendi appunti!
Le spese per il CMSUn CMS (Content Management System) è un software realizzato per creare, gestire e progettare un sito web in pochi e semplici passaggi. L'unicità di un CMS risiede nel fatto che...
Quando parliamo di piattaforme per costruire siti web – e nello specifico negozi online – dobbiamo parlare di CMS (Content Management System).
Che cosa sono? Molto semplicemente… software che aiutano gli utenti a creare, gestire e modificare i contenuti di un sito web. Senza la necessità di conoscenze tecniche specializzate o di linguaggi informatici.
Tra i più popolari ci sono – certamente – quelli che abbiamo inserito nell’elenco sottostante.
- Shopify = È un CMS SaaS (SoftwareIl termine software indica le componenti immateriali di un sistema elettronico (computer, tablet, smartphone ecc) ed è per questo contrapposto all'hardware. Di fatto si tratta di tutti quei dati che... as a Service) contraddistinto da canone mensile. Di uso facile ed intuitivo, prevede tariffe per ogni esigenza. Si va dai pochi euro al mese del piano basic ai circa 300 del piano advanced ricco di opzioni aggiuntive.
- Magento = È fra le piattaforme open source più utilizzare al mondo. Quali sono i suoi punti di forza? Permette di gestire in maniera professionale e-commerce di grandi dimensioni e ha tantissime funzionalità utili.
Presenta un’unica pecca. Se così vogliamo definirla. Per dare il meglio di sé necessita di sviluppatori esperti. E si sa che non sono gratis. - WooCommerce = Si tratta di un plugin gratuito di WP che può essere implementato con numerose integrazioni di terze parti. Inoltre è SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... e mobile friendly.
- Prestashop = Rappresenta la soluzione ideale per piccole e medie imprese. Meno complessa di Magento, offre comunque prestazioni di livello a prezzi abbordabili.
Una precisazione. I grandi marchi utilizzano – nella maggior parte dei casi – piattaforme open closed che hanno costi di licenza variabili. Addirittura anche di diverse migliaia di euro all’anno.
Altri costi e-commerce
Lo ribadiamo. Avere un negozio online non è soltanto una questione di CMS. Ad incidere sul costo di un e-commerce ci sono tanti altri elementi e servizi assolutamente necessari.
Badando solo all’essenziale si dovranno – almeno – valutare le seguenti spese.
- Hosting
L’hosting è lo spazio web che ci permette di allocare le pagine di un sito o di un’applicazione su un server. Il costo varia a seconda del servizio di rete prescelto. Un hosting può essere persino gratuito. Quello dedicato assicura certamente migliori performance, anche in termini di sicurezza e velocità. - DominioIn gergo tecnico, si definisce nome di dominio l'indirizzo utilizzato per visitare un determinato sito web. Ogni domino viene associato a uno specifico indirizzo IP tramite DSN (Domain Name System)....
Si tratta dell’indirizzo che identifica in maniera univoca un sito web. Cioè le lettere (o combinazioni di lettere e numeri) che seguono il www. Il costo dipende dall’estensione scelta. Ma in genere il prezzo è compreso fra i 10 e i 50 euro all’anno. - Gateway di pagamento
Sono software che controllano i dati bancari e i dati relativi alle carte di credito dei clienti. I più utilizzati sono Stripe e Paypal. Il punto è che richiedono commissioni percentuali e/o fisse per ogni transazione. - Grafica
Se vogliamo catturare l’attenzione dei clienti dobbiamo puntare ad un’estetica accattivante, funzionale e facilmente fruibile. Per intenderci: responsive, con tutti i bottoni e le call to action al posto giusto, provvisto di immagini/foto di alta qualità, eccetera. Chiaro che non è un lavoro per amatori. Occorre rivolgersi a dei veri professionisti. - Logistica
Riguarda principalmente eventuali costi di magazzino, di imballaggio e spedizione dei prodotti. - Marketing
Il termine comprende molteplici attività legate alla promozione/sponsorizzazione dell’e-store. Dall’email marketing all’ottimizzazione in chiave SEO. Dal copywriting alle campagne social e su Google Ads.
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Burocrazia e regole
Intanto diamo una bella notizia. Secondo quanto indicato dalla Direttiva 2000/31/CE l’apertura dei negozi online non necessita di autorizzazione.
Tuttavia, al costo del nostro sito e-commerce, si deve aggiungere quello relativo alla partita IVA. Va attivata in caso di ricavi superiori ai 5.000 euro annui contestualmente all’iscrizione alla Gestione Separata di Commercianti.
P.S.
Per incassi fino ai 5.000 basta rilasciare l’apposita ricevuta di prestazione occasionale.
Conclusioni
In questa articolo abbiamo spiegato come si arriva a quantificare il costo di un sito web e-commerce. O perlomeno avrai capito che un CMS gratuito non significa zero spese.
Se vuoi saperne di più dai un’occhiata agli altri articoli della sezione News&Tips.
Trovi approfondimenti e tanti consigli utili. Non solo sul mondo dell’e-commerce.
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