Hai un’azienda con un e-commerce ben avviato ma ti manca qualcosa? I tuoi acquisti scarseggiano? O hai molti visitatori ma non riesci a trasformarli in clienti? Non preoccuparti. C’è una risposta a tutte queste domande e ha un solo nome: conversion rate optimization. Proprio così. Oggi parleremo del tasso di conversione, cos’è e come agisce all’interno del tuo sito.
In pochi punti:
Cos’è la conversion rate optimization?
Conversion rate optimization è un termine inglese, che significa letteralmente ottimizzazione del tasso di conversione.
Cos’è una conversione? È un’azione che induce l’utente a compiere una determinata azione, come ad esempio l’acquisto di un prodotto, la firma di un documento o di una newsletter ecc.
Le conversions sono le operazioni totali risultate vincenti in un determinato intervallo di tempo.
Il tasso di conversione, (CR), non è altro che la percentuale che ha permesso ai visitatori di compiere una conversione da un sito ad un altro. La formula dice così: numero di conversioni diviso il numero di visite degli utenti attivi per 100. Quindi se ad esempio, hai 2000 visitatori e 10 utenti decidono di acquistare un prodotto sul sito, il tasso sarà dell’ 0,5 percento.
Cenni storici
Le prime tecniche di conversion rate optimization si sperimentarono circa vent’anni fa nell’ambito dell’e-commerce. Poichè è cresciuta la concorrenza agli inizi degli anni 2000, i venditori su Internet hanno dovuto creare delle tecniche per acquisire maggiori competitors e accattivarsi il maggior numero possibile di clienti.
Hanno dovuto sperimentare attraverso l’utilizzo di layout, testi, immagini per arrivare a delle conclusioni.
Dove non arriva la mente umana, si ricorre alla scienza e al linguaggio tecnico. E così è stato fatto.
A cosa serve e come funziona la CROL'acronimo CRO indica la Conversion Rate Optimization, ovvero l'ottimizzazione del tasso di conversione di una pagina web, di un annuncio pubblicitario, di un post sui social ecc. Si tratta quindi... marketing? Perché è importante?
Come avrai potuto notare non si parla di una semplice formuletta matematica ma di una vera e propria strategia di marketing fatta ad hoc per chi vuole incrementare il proprio fatturato.
Più utenti visitano il tuo sito e-commerce, più componenti compiono l’azione desiderata ossia la conversione, più aumenta la percentuale.
Ma come funziona esattamente?
Innanzitutto bisogna capire il numero esatto di utenti che visitano il tuo sito e quanti interagiscono attivamente. Per fare questo ti puoi servire di alcuni strumenti di Google, che vedremo successivamente.
In secondo luogo, è importante capire ciò che “infastidisce” ed eliminarlo definitivamente.
Solitamente si divide il sito in due parti sostanzialmente e si avviano 4 fasi sperimentali della conversion rate optimization:
- Fase delle ipotesi: è necessario raccogliere più dati possibili per avere informazioni dettagliate sui visitatori e sul sito. Puoi creare un questionario agli utenti o un sondaggio, ti aiuterà ad avere una statistica su ciò che pensano e ciò che è svantaggioso;
- fase della sperimentazione: ti devi porre delle domande e iniziare a modificare e implementare l’e-commerce. Cosa va? Cosa non va? È efficace? Questo strumento mi porta ad avere successo?
- Una volta fatto questo puoi fare un A/B test prima di passare alla revisione generale. Si prendono dei campioni e si esaminano. Ad esempio gli utenti. Si creano due versioni quasi identiche, con differenze impercettibili. Si stabilisce un tempo e alla fine si crea un report su quale sia la versione migliore;
- L’ultima fase è la revisione. Una volta attuate le modifiche positive, si arriva alla conclusione. Se hanno superato l’A/B test allora si può procedere alla definitiva implementazione del sito, se sono negative bisogna rifare tutto dall’inizio.
Strategie,tecniche e consigli
Per rendere la conversion rate optimization un punto di forza, devi seguire assolutamente i consigli che stiamo per fornirti. Prendi carta e penna e segnali accuratamente:
- Utilizzare più i social network, per avere una maggiore visibilità del prodotto;
- Attivare le sponsorizzate;
- Usare più domande/risposte per avere maggiore interazione dell’utente;
- Posizionare le call to action nella parte superiore della prima pagina;
- Mostrare più testimonianze agli utenti;
- Ascoltare ciò che gli utenti suggeriscono;
- Creare empatia;
- Rivolgersi a degli esperti del settore, se non si è in grado di farlo;
- Utilizzo degli insights per una migliore strategia di ottimizzazione;
- Utilizza più tools.
Questi sono solo alcuni esempi e consigli, semplici e veloci da attuare per avere un’alta prestazione nella tua azienda.
Su cosa interviene la CRO?
L’attività di conversion rate optimization non riguarda un solo aspetto, ma tocca vari punti, risolvendo dettagli e sfumature differenti.
Interviene principalmente sul ROIIl ROI (Return Of Investment) è il ritorno sull'investimento ossia il guadagno complessivo generato dall'investimento di un capitale. Viene utilizzato maggiormente da chi è a capo di un'azienda o di..., ossia return on investment. In che modo? Anche qui c’è una proporzione. Maggiore sarà il tasso di conversione, maggiore sarà il tasto di investimento di tutte le tue attività promozionali.
L’ottimizzazione dei processi condurrà il proprietario del sito a raggiungere tutti gli obiettivi strategici pianificati, incrementando gli investimenti. Quindi ci sarà appunto un ritorno e un totale dell’attivo nelle finanze dell’azienda.
Non sai cos’è il ROI? Scopri cos’è il Return on Investment
Che tool usare per la conversion rate optimization?
Come abbiamo già visto ed esaminato nel paragrafo precedente, la conversion rate optimization si serve di alcuni strumenti per fare un analisi finalizzata alla conversione. Uno dei tanti indicato dagli esperti è il Google Analytics, che permette di prendere in considerazione i dati di navigazione e tool che consentono di ottenere le visioni fatte all’interno del sito (come Heap, HotJar o Lucky Orange).
Se non li conosci e vuoi avere un’idea chiara su come funzionano, puoi iniziare la prova gratuita e poi avviare il piano di pagamento.
Conclusioni
La CRO è una disciplina che ha avuto pieno sviluppo all’estero, in particolare negli Stati Uniti, e pian piano sta toccando anche l’Italia. Fare CRO significa migliorare la propria SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... e la customer journey, facendo leva sugli aspetti positivi che potrebbero apportare. Non si sta dando ancora la giusta importanza, ma se sviluppata e applicata bene, potrebbe condurre a nuovi traguardi mai visti prima.
La conversion rate optimization non è cosa da poco, ma attraverso le giuste tecniche e lo studio adatto, diventa un gioco da ragazzi.
Lo sappiamo che è un argomento complesso, non alla portata di tutti, ma attraverso il nostro aiuto niente è perduto. Ricordati che noi di Mailsenpai siamo esperti di marketing e comunicazione e potremmo aiutarti in men che non si dica!
Scrivici presto, mi raccomando!