Al giorno d’oggi fare content marketing è dura. Creare contenuti, quasi tutti i giorni, idearli, realizzarli, diffonderli e condividerli è altrettanto peggio. Ma c’è un modo per semplificare le cose. Si tratta di un sistema per agevolarci la vita quando dobbiamo rimanere sempre sul pezzo e produrre ogni giorno con costanza. Vuoi sapere cos’è? Te lo diciamo subito. Oggi parliamo di content curation. Se non stai nella pelle e vuoi scoprire tutte le novità, prosegui la lettura di questo articolo.
In pochi punti:
Cos’è e a cosa serve il content curation?
Cosa significa curare i contenuti?
Per fare una traduzione letterale della parola, significa che in un mondo digitale all’avanguardia, si vince con contenuti freschi e originali. Ma non sempre abbiamo tempo per crearli. E’ questo il problema.
Quando si fa marketing la preoccupazione principale è creare contenuti giusti di valore e a getto continuo, per avere una continuità di pubblicazione. Ma si sa. Più passa il tempo, più perdono efficacia. Qual è la soluzione? Semplice: la content curation. E’ un buon metodo che ti permette di essere presente nella timeline delle persone che vogliamo interessare. Ovviamente con argomenti che creano coinvolgimento.
Qual è la sua funzione e perché è importante?
Fare content curation significa cercare, analizzare e selezionare i migliori contenuti di qualcun altro. Non devi crearli tu in prima persona, ma devono essere gli altri. E questo lo rende ancora più semplice.
Appena navighi sul web, cerchi su un motore di ricerca, trovi articoli che parlano di news del momento e li acquisisci se ti interessano. Non solo a te, anche ai tuoi follower, utenti, potenziali clienti. Sono loro il fulcro di tutto. Pensa ai vantaggi del tuo settore, se possono essere “appetitosi” per i tuoi consumatori e poi danne il giusto rilievo. In questo modo non solo dai visibilità a loro, ma fai vedere che tu sei in grado di trovare e sviscerare gli argomenti. Sarai sicuramente una fonte affidabile di link, testi, immagini se saprai selezionarli con criterio. Condividere contenuti originali ti permette di dare continuità al tuo lavoro ed essere classificato un “elemento positivo”.
Come fare content curation
Siamo arrivati al fulcro centrale del tema. Ti sveleremo come fare content curation attraverso 6 step:
#1 STEP: Conosci le abitudini o gli interessi del tuo pubblico. Fai una lista di argomenti in cui hanno interagito maggiormente e che riguardano magari il tuo settore. Mettiti a tavolino e “studia” i loro comportamenti.
#2 STEP: Prima di condivere, poniti delle domande:
- a chi mi sto rivolgendo?
- il contenuto è adatto al mio settore e a quello che voglio offrire?
- è una fonte affidabile?
- quale reazione voglio suscitare?
- cosa mi aspetto da questo contenuto?
Stai pur certo/a, che sono ottime per il tuo operato. Se te le fai, non sbagli mai.
#3 STEP: Puoi utilizzare strumenti come Google alerts o Google Trends per essere sempre aggiornato/a sulle parole chiave da inserire nella ricerca.
#4 STEP: Verifica le fonts ed esplicitale. E’ un modo per tenerti a “riparo” dal punto di vista legale ma anche per una questione di trasparenza nei confronti del tuo pubblico.
#5 STEP: i contenuti non possono essere condivisi “nudi e crudi”, ma devono essere accompaganti da una tua recensione, pensiero, commento, insomma qualcosa di personale. Altrimenti sembra un copia e incolla dell’argomento.
#6° ed ultimo STEP: programma la pubblicazione dei tuoi contenuti: stabilisci date, orari, in modo da avere sotto controllo i tuoi post. Puoi utilizzare ad esempio Post Planner. C’è una prova gratuita di 30 giorni e poi è a pagamento.
Pro/contro del content curation
Spesso tra i vantaggi della content curation è presente il miglioramento della SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto.... Google valuta la diffusione dei link e di produzione frequente di contenuti. Da ciò ne risulta spesso una migliore ottimizzazione per i motori di ricerca.
E vogliamo parlare dell’aumento della credibilità del rafforzamento del tuo canale? Molte aziende utilizzano canali social per diffondere i loro prodotti. Se trasformi il tuo blog in un centro di informazioni o dai delle nozioni utili al tuo utente, avrai un valore aggiunto non indifferente. Non solo, potrai coinvolgere anche gli influencer per sponsorizzare i tuoi contenuti.
Tra gli aspetti positivi ti evidenziamo anche l’ampliamento delle tematiche. Potrebbe risultarti banale ma non è così. La collaborazione tra le varie community è considerato da sempre un aspetto positivo, maggiormente se si condividono contenuti di valore. Potrai acquisire nozioni di cui non eri a conoscenza e diffondere il tuo sapere sull’argomento.
Invece gli aspetti negativi di un content curation non sono molti. Di sicuro è necessario dedicarci del tempo. Non solo per la condivisione ma anche per la scelta dei contenuti. E non dimenticare la concorrenza! Diffondere link, testi o immagini potrebbe rafforzare l’operato della controparte. Non è infatti garantito ti restituisca il favore e diffonda i tuoi contenuti. Devi mettere al centro il tuo target altrimenti è lavoro sprecato.
Esempi
Una volta capito cos’è, a cosa serve e come funziona il content curation, vediamo degli esempi esplicativi:
- Un amante dello sport o un professionista che vuole vendere il suo corso per migliorare le performance. Avrà bisognare di postare contenuti legati all’argomento e allo stesso tempo, pubblicizzare i suoi prodotti per avere maggiore pubblico;
- Un consulente esperto di marketing, o social media che vuole offrire le proprie competenze a terzi. La cosidetta pratica del “Mindfulness“.
- Esperti di ecommerce;
Strategie,tecniche e consigli
Abbiamo visto che fare content curation significa analizzare, condividere contenuti. La prima cosa che non devi assolutamente fare è condividere qualcosa che non hai mai guardato, analizzato o letto totalmente. Che sia un video o un link o un testo che può sembrarti banale, controlla bene tutte le informazioni che ci sono. Potresti avere delle brutte sorprese! Con tutte le fake news che circolano è facile cadere in una trappola.
Ricordati una cosa importante: utilizza i social network a tuo favore. Sono i fili che muovono tutto, ed è difficile trovare qualcuno che non ne abbia uno. Ad esempio, segui gli hashtag di tendenza che hai cercato su Twitter. Crea delle liste, inserendo le persone che già segui o vuoi seguire ed è fatto!
Differenze con il content marketing
Abbiamo parlato di content marketing e della creazione/ condivisione di contenuti. Ma qual è la diversità con il content curation?
Sostanzialmente parliamo di sottigliezze che fanno la differenza. Il content marketing è definita come una branca del marketing, volta a creare, pianificare, e produrre nel vero senso della parola, i contenuti. Il content curation si “limita” semplicemente a condividerli e a diffonderli. In poche parole, il primo li autoproduce, il secondo no.
Chi vince tra i due? In realtà se sei bravo/a potresti giocartela con entrambi e fare goal!
Battute finali
Siamo giunti al termine. Come avrai potuto notare, fare content curation non è poi così difficile. Basta un po’ di attenzione e seguire i consigli che ti abbiamo proposto. Ognuno ha un proprio metodo, ma stai pur certo che in poche mosse sarai il miglior content curator.
Se hai dubbi, perplessità, non esitare a contattarci. Noi siamo sempre qui, a disposizione per te.