È una delle professioni attualmente più richieste sul mercato del lavoro: stiamo parlando del content creator. Una figura cruciale per la comunicazione dei brand, soprattutto in ambito digitale.
L’improvvisazione è però da escludere: quello del creatore di contenuti è un lavoro a tutti gli effetti, che richiede esperienza e competenze.
La buona notizia è che queste competenze si possono acquisire. Se il tuo obiettivo è intraprendere una carriera professionale nell’ambito della creazione di contenuti, mettiti comodo e scopri tutti i segreti di questo affascinante lavoro.
In pochi punti:
Chi è e cosa fa il content creator
Il content creator è una delle tante figure professionali che operano nel digitale. Il suo lavoro consiste nell’ideazione di contenuti per i brand.
Con il termine contenuti si fa generalmente riferimento a due tipologie di elementi: testuali – post, articoli – e multimediali – foto, video, audio.
È importante sottolineare che ideazione e realizzazione non sempre coincidono: compito del content creator è infatti curare il piano comunicativo del brand. Si occupa dunque di elaborare una content strategy studiando i contenuti più efficaci in relazione alle caratteristiche e agli obiettivi del brand stesso, al target e al mercato di riferimento. La realizzazione vera e propria potrà poi essere affidata ad altri professionisti, quali grafici, videomaker o web editor.
La creazione si intende dunque più a livello intellettuale che materiale. In definitiva, il compito di un content creator è veicolare i giusti messaggi attraverso i giusti contenuti. Rendere insomma quei messaggi fruibili per il pubblico, sotto forma di prodotti multimediali.
Stessa definizione, diverse professioni
Ti sarà forse capitato, su Instagram, di leggere sotto il nome di un profilo la scritta “creator digitale”. Del perché inserire una categoria e di come farlo ne abbiamo parlato qui, ora concentriamoci su questa definizione. Spesso infatti i termini content creator, digital creator o digital content creator vengono utilizzati per indicare diverse categorie professionali.
La possibile confusione che ne deriva è presto spiegata: si definiscono content creator due tipologie di persone. La differenza risiede nelle modalità in cui esercitano questo lavoro.
- Creator per sé stessi. Da un lato c’è chi ha fatto dei social network la propria professione, ma che, anziché limitarsi a mostrare semplicemente la propria vita, crea contenuti di intrattenimento per i propri follower. È dunque lo stesso creator che sceglie le modalità con cui comunicare, nei modi e tempi che ritiene più opportuni.
- Creator per altri. Dall’altro c’è invece chi crea contenuti per aziende clienti e la loro audience, avendo alle spalle degli studi specifici. In questo caso il creator è vincolato a una serie di parametri che abbiamo già citato – caratteristiche del brand e del pubblico in primis.
Entrambe queste categorie possono definirsi content creator a tutti gli effetti. Nessuna delle due è meglio dell’altra, tutto dipende da cosa si decide di fare. È importante tuttavia conoscere la differenza per sapersi orientare tra le diverse definizioni e professioni. E tu, che tipo di content creator vuoi essere?
Di cosa si occupa un content creator
Stai cercando di capire se questo è il lavoro giusto per te? Avere un’idea di cosa dovrai fare quotidianamente è un buon punto di partenza. Quelle descritte di seguito sono le mansioni più tipiche che un creatore di contenuti è chiamato a svolgere.
Possiamo suddividere idealmente il lavoro in tre macro-aeree: pianificazione, controllo e aggiornamento. Vediamole in dettaglio.
- Pianificazione. In quest’area rientrano tutte le attività che potremmo definire preliminari: individuare il target, ideare un piano editoriale, scegliere la tipologia di contenuto più adatta. Queste attività sono essenziali per rendere la comunicazione efficace, per cui vanno eseguite con attenzione.
- Controllo. Altro compito fondamentale del content creator è verificare che la strategia comunicativa stia funzionando. Come? Analizzando i risultati, ad esempio le visite sul sito aziendale o il tasso di engagement dei post. Ma anche ricontrollando i contenuti realizzati – non ancora pubblicati – per assicurarsi che siano in linea con il brand e il suo modo di comunicare.
- Aggiornamento. Infine, non può mancare l’aggiornamento. Il lavoro del content creator riunisce in sé diverse competenze, per cui è importante cercare di stare sempre al passo con i cambiamenti, che, soprattutto in ambito digitale, sono estremamente frequenti.
Naturalmente, molto dipende dal contesto in cui ti troverai a lavorare. Quelle descritte sono infatti aeree di lavoro, non fasi che si susseguono quotidianamente. Non aspettarti dunque di svolgere questi compiti ogni giorno: una volta acquisito un minimo di esperienza, potrai strutturare il tuo lavoro come preferisci.
Come diventare content creator
La professione del content creator è relativamente giovane, nata negli anni di massima crescita del digitale. Attualmente, non esiste un percorso di studi che consenta di ottenere questa qualifica.
Non c’è tuttavia da scoraggiarsi: in risposta alla sempre più crescente domanda di formazione in quest’ambito, sono stati ideati diversi corsi professionalizzanti, sia online che offline. Come scegliere quello più adatto? Molto dipende dalle tue esigenze, sia in termini di tempo che di cosa vuoi imparare. Non c’è un corso migliore in assoluto: consulta i diversi programmi per trovare quello migliore per te.
Non sei ancora convinto? Per capire se quella della creazione di contenuti sia la strada giusta per te un buon metodo è fare qualche ricerca preliminare. Avrai così modo di capire di cosa si tratta, e potrai poi decidere se approfondire con un corso mirato. Puoi ad esempio cominciare leggendo articoli su blog di settore, proprio come questo. Oppure affidarti a libri specifici sull’argomento.
Ecco qualche titolo per iniziare:
- Content Marketing. Promuovere, sedurre e vendere con i contenuti di Luca Conti e Cristiano Carriero.
- Strategie di content marketing. Guida pratica alla creazione di contenuti per social e blog di Francesco De Nobili.
- Epic Content Marketing di Joe Pulizzi.
I requisiti da avere
L’assenza di un percorso istituzionale non deve comportare improvvisazione: per essere un buon content creator sono necessarie determinate competenze.
Vuoi scoprire se le possiedi già, almeno in parte? Ecco una breve lista dei requisiti da possedere per lavorare in quest’ambito.
- Doti comunicative. La comunicazione è alla base di molti lavori in ambito digital, e la creazione di contenuti non fa eccezione. In fin dei conti, i contenuti realizzati sono destinati ad un pubblico, e hanno come obiettivo trasmettere un determinato messaggio. È fondamentale dunque che il professionista che si occupa della creazione di questi contenuti sappia comunicare in maniera efficace.
- Competenze di settore. Per svolgere al meglio il proprio lavoro, il content creator dovrebbe conoscere, almeno superficialmente, il marketing e le sue strategie, così come avere un’idea generale dei meccanismi della SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... e del funzionamento dei social network. Saranno infatti questi gli strumenti con cui si troverà a lavorare ogni giorno.
- Competenze tecniche. Gradite, seppur non indispensabili, anche nozioni di base sui Content Management System (CMSUn CMS (Content Management System) è un software realizzato per creare, gestire e progettare un sito web in pochi e semplici passaggi. L'unicità di un CMS risiede nel fatto che...), primo tra tutti WordPress. Anche sapere come usare gli strumenti di grafica e montaggio video è considerato un plus.
Se non hai familiarità con questi strumenti, non preoccuparti. Solitamente questi aspetti sono di competenza di un grafico o un professionista analogo, ma avere un’idea di come muoversi può rivelarsi un vantaggio.
Non sai come utilizzare WordPress? Inizia spulciando la nostra guida nella quale ti spiegheremo in che modo gestirlo!
- Curiosità. Come abbiamo visto, l’aggiornamento costante è una parte fondamentale di questo lavoro. Per essere content creator è dunque necessario essere curiosi e interessarsi alle novità e tendenze che riguardano il mondo del marketing e della comunicazione. Non vorrai rimanere indietro, giusto?
Quanto guadagna un content creator?
Questa è un’ottima domanda. Quando ci si affaccia al mondo del lavoro, spesso si fanno delle ricerche online per capire quale potrebbe essere il proprio stipendio. È assolutamente legittimo: sapere cosa (e quanto) aspettarsi è fondamentale.
Se la tua aspirazione è lavorare nell’ambito della creazione di contenuti, sarai dunque curioso di sapere qual è lo stipendio medio in questa professione. Ed eccoti accontentato: un content creator esperto guadagna circa 45.000€ l’anno.
Prima di trarre le tue considerazioni, è importante però che tu sappia una cosa. La retribuzione in questo campo dipende da numerosi fattori, primo tra tutti l’autonomia professionale. Potrai decidere infatti di esercitare come libero professionista o di lavorare come dipendente di un’azienda.
Nel primo caso, il guadagno sarà in funzione dei tuoi clienti e delle tue capacità, ovvero di quanto bene saprai “venderti”. Nel secondo sarà invece fisso, in relazione al tuo grado di esperienza. Come potrai facilmente immaginare, una figura junior guadagna meno di una senior. Solitamente lo stipendio iniziale per un dipendente aziendale si attesta sui 1.500€ al mese.
Perché un’azienda dovrebbe affidarsi a un content creator
Chi fa da sé fa per tre è certamente vero in alcune situazioni, ma in alcuni casi è meglio affidarsi ad un professionista.
Facciamo un esempio. Ipotizziamo che tu sia proprietario di un’azienda, e decida di aprire un profilo sui social network. Qualunque sia il tuo obiettivo – aumentare la brand awareness, vendere i tuoi prodotti, raggiungere un nuovo segmento di mercato – dovrai ideare una strategia di comunicazione. No, purtroppo non basta descrivere i prodotti e aspettare che arrivino gli acquirenti.
Gli utenti online cercano intrattenimento, non venditori. Dovrai dunque creare qualcosa che possa coinvolgere ed interessare il tuo pubblico. Coniugare valore (per l’utente) e obiettivi di vendita (dell’azienda) si può, ed è proprio ciò di cui si occupa il content creator.
Individuare il giusto target, scegliere il tone of voice più adatto, ideare contenuti in relazione al canale utilizzato sono tutti passaggi cruciali per una comunicazione ben riuscita. Il rischio di fare da soli, se non si è esperti, è risultare poco efficaci, perdendo così l’occasione di arrivare al proprio pubblico di riferimento. Perché rischiare dunque? Affidandoti ad un content creator esperto andrai sul sicuro.
Pro e contro di questa professione
È giunto il momento di tirare le somme. Ormai ti sarai fatto un’idea di cosa voglia dire essere un creatore di contenuti. Una visione d’insieme sui pro e contro di questo lavoro può però esserti d’aiuto prima di porti la fatidica domanda: “vuoi tu essere un content creator?”.
Ecco dunque i principali vantaggi di questo lavoro.
- Creatività. Vuoi mettere alla prova le tue doti creative? Fare il content creator ti consentirà di farlo. Progetti da trasformare in realtà, piattaforme diverse su cui lavorare, formati da ideare: non si può certo dire che sia un lavoro noioso!
- Flessibilità. Ti troverai a lavorare con clienti diversi, e dovrai saperti adattare a vari contesti. La flessibilità è infatti una delle caratteristiche principali di questa professione.
- Eterogeneità. Un professionista che lavora in questo campo ha una formazione molto ampia su tutto ciò che riguarda il marketing e la comunicazione. Le tue competenze saranno infatti molteplici, non limitate a un singolo ambito. E non smetterai mai di imparare: nel digitale, la novità è sempre dietro l’angolo.
Ma purtroppo, nessuno è perfetto. Anche il miglior lavoro del mondo ha dei difetti. Nel caso del content creator, sono due i principali svantaggi.
- Scetticismo delle aziende. Data la relativa novità della professione, molti ancora faticano a capirne l’importanza, per cui potrebbero sminuire il tuo lavoro. Questo naturalmente non dipenderà da te, ma è un ostacolo che ti potresti trovare ad affrontare.
- Mancanza di idee. Il famoso blocco dello scrittore. È la cosa peggiore che può capitare a chi svolge un lavoro creativo. Ma tranquillo, con i giusti strumenti riuscirai a superarlo.
A ben vedere, i vantaggi superano gli svantaggi. Se credi che sia questa la tua strada, perché dunque non provarci? Le potenzialità del web sono (quasi) infinite, per cui diventare content creator potrà rivelarsi un ottimo investimento.
Conclusioni
Il content creator è diventata una figura chiave nel mondo digitale. Senza i giusti contenuti, infatti, la strategia comunicativa dei brand è destinata a fallire. Se hai deciso di volerne fare il tuo lavoro, speriamo che questo articolo ti abbia aiutato ad avere le idee più chiare. Se è così, faccelo sapere in un commento.
E se hai bisogno di una consulenza personalizzata, noi siamo qui per te. Il team di Mailsenpai è sempre a tua disposizione. Contattaci subito!