L’avvento di Internet e delle tecnologie digitali ha letteralmente stravolto il mondo del lavoro. In che modo? Creando nuove professioni… certo. Ma non solo.
Le statistiche parlano chiaro. Sono sempre più numerosi gli italiani che aspirano all’autonomia. Perché stufi dei vincoli e delle limitazioni del lavoro subordinato o dipendente.
Se uno di loro e vuoi sapere come diventare freelance?
Basta leggere sotto!
Sarà la crisi che ha ridotto le chance di trovare un impiego tradizionale da un capo all’altro del Paese o forse l’intraprendenza dei nativi digitali, fatto sta che il 65% dei lavoratori italiani prende seriamente in considerazione la possibilità di mettersi in proprio.
https://www.ilsole24ore.com/art/l-italia-si-mette-proprio-65percento-lavoratori-pensa-libera-professione
In pochi punti:
Chi è e che cosa fa un freelance
In pochi sanno che la parola “freelance” compare per la prima volta nel romanzo Ivanhoe di Walter Scott. Era il 1819 e il termine veniva coniato per identificare dei soldati mercenari medievali. “Freelance” significa – infatti – senza lancia.
Oggi l’espressione designa tutt’altro. Cioè:
un soggetto che opera come libero professionista per diverse società o organizzazioni, senza avere alcun rapporto di dipendenza con esse.
Wikipedia
Attenzione.
Il freelance offre prestazioni – quasi ed esclusivamente – di tipo intellettuale. Ecco perché esistono numerosi freelance in campi artistici come quello della musica, della scrittura e dell’illustrazione.
Ma sono freelance anche tanti professionisti esperti della cosiddetta gig economy, quali – ad esempio – il web content editor o il social media marketer.
Come diventare freelance – La burocrazia da seguire
Non è che ci si sveglia la mattina decidendo di diventare freelance e il gioco è fatto. No. Bisogna considerare una serie di questioni tecniche.
Vediamo quali.
- Aprire la partita IVA
Non costa nulla e l’intera procedura può essere effettuata da online o presso una qualsiasi sede dell’Agenzia delle Entrate. Altrimenti è possibile affidare la pratica al proprio commercialista di fiducia o ad un CAF. - Iscriversi all’INPS
L’obbligo di iscrizione è rivolto a tutti i lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che non hanno cassa di previdenza specifica. Il modello va presentato online o tramite sportello. - Scegliere un programma per la fatturazione elettronica
Dal 1° luglio 2022 anche i contribuenti in regime forfettario – con dichiarazioni pari o superiori ai 25.000 euro all’anno – devono emettere fatturazione elettronica. Come si fa? Non è difficile. Però è indispensabile l’uso di software appositi come Aruba o Fattura24.
Nota bene.
Se non si superano i 5.000 euro di ricavo all’anno il freelance può lavorare senza partita IVA, ma con la famosa ritenuta d’acconto (ammonta al 20% dell’importo).
Come essere freelance – Le qualità indispensabili
In pratica abbiamo parlato di urgenze amministrative. Ma quali sono i requisiti personali che ci permettono di diventare freelance e – soprattutto – di continuare ad esserlo a lungo?
Rispondiamo subito. Un freelance degno di essere definito tale:
- conosce l’autodisciplina e riesce ad applicarla = sì, perché non tutti sanno organizzare in maniera produttiva tempo ed impegni (suggeriamo di aiutarsi con app dedicate come Trello o Focus Booster);
- non teme la solitudine = dimentica le pause caffè con i colleghi, al massimo puoi optare per un co-working;
- sa vendersi = un buon freelance è anche un buon commerciale… per lavorare deve procacciarsi i clienti e riuscire a tenerseli stretti;
- cura la propria presenza online = oggi è davvero impensabile farsi un nome trascurando il web e i 5 miliardi di utenti al mondo che utilizzano Internet. Vuoi diventare freelance? Partecipa ai forum, apri un blog o dei profili social dove promuovere la tua attività.
I vantaggi
È da un po’ che ti stai chiedendo come diventare freelance? Credi fortemente che sia ora di trasformare questo sogno in realtà?
Di sicuro hai già una certa consapevolezza di cosa vuol dire essere freelance.
L’aspetto più attraente della professione autonoma è la possibilità di rendere ogni giorno diverso dall’altro.
Di scegliere dove, quando e come lavorare. Senza dover rendere conto a nessuno se non a sé stessi. Mica roba da poco. Specie di questi tempi.
Quali sono gli inconvenienti dell’essere freelance
Freelance è sinonimo di libertà, indipendenza, flessibilità… tutto vero. Però – purtroppo – dobbiamo fare anche i conti con alcuni aspetti negativi.
Precisiamo. La nostra intenzione non è certo quella di tarparti le ali. Solo di renderti più cosciente.
È inutile indorare la pillola. Chi ha una partita IVA deve lottare quotidianamente con la precarietà. Soprattutto all’inizio. Quando il portafoglio clienti è ancora scarno. In via di costruzione.
Quindi quali sono le problematiche da affrontare? Beh, i freelance:
- non hanno ferie retribuite = potresti partire quando vuoi o vivere da nomade digitale, ma ricorda che le spese saranno completamente sulle tue spalle;
- possono subire ritardi nei pagamenti = significa che tu emetti una fattura ma non è detto che verrà evasa nei tempi stabiliti;
- non hanno diritto alla disoccupazione = è l’altro tasto dolente del lavoro autonomo ed è possibile cautelarsi solo con l’apertura di un’assicurazione privata.
Finiamo con un monito dal sapore quasi filosofico: meditate gente meditate.
Indicazioni utili
Ormai dovresti avere capito se quella del freelance è una strada da percorrere o meno.
Ma nel caso in cui i dubbi persistano (ed è legittimo) metti sul piatto della bilancia pro e contro della situazione. Specialmente considerando il punto di partenza.
Un contratto a tempo indeterminato e una paga soddisfacente non si lasciano mica su due piedi. Soprattutto in questo periodo storico.
Comunque, al di là della scelta che stai per compiere, ci teniamo a darti qualche consiglio extra.
Ricorda che un freelance:
- non deve mai svendersi puntando al ribasso per sbaragliare la concorrenza (oltre ad essere poco corretto è anche auto-svalutante);
- investe una parte importante del suo tempo nel personal branding cioè a curare la propria immagine e reputazione;
- fa networking per coltivare il rapporto con colleghi e aziende;
- ha un portfolio con i migliori progetti eseguiti da sottoporre ai clienti.
Chiudiamo con il suggerimento più importante di tutti.
Vuoi essere un vero freelance? NON PROCRASTINARE. Quello che può essere fatto oggi… fallo oggi!
Conclusioni
Freelance e marketing sono due parole che possono andare tranquillamente a braccetto.
Soprattutto se si tratta di digital marketing. Lavori in quest’ambito e stai pensando di farlo da autonomo? Perché no?!
E poi ci siamo qui noi di MailSenpai a darti una mano.
Se hai domande, curiosità o dubbi da risolvere contattaci pure!