Oggi si parla molto di cloaking. Cioè un modo per fare SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... più rapidamente. Nonostante sia una tecnica d’effetto ed efficace porta a tantissimi rischi. Infatti viola le politiche dei motori di ricerca. Perciò viene punita se riconosciuta dai bot.
Di conseguenza fare cloaking può avere riscontri molto negativi. In termini di penalizzazioni SEO. Dunque anche di posizionamento e visibilità. Per questa ragione la maggior parte delle volte è sconsigliato farlo. Per evitare queste conseguenze molto dure.
Tuttavia, sono molte le informazioni da conoscere sull’argomento. Ad esempio cos’è questa strategia. O ancora come funziona e se i rischi ne valgono la pena. Alla fine di questa guida avrai tutti i dettagli utili. E potrai decidere cosa fare!
In pochi punti:
Cos’è il Cloaking?
Il cloaking è una tecnica di SEO (o Search Engine Optimization). Questa consiste nell’offrire ai motori di ricerca una versione di una pagina web diversa. Soprattutto rispetto a quella che viene presentata agli utenti.
Nella pratica, il cloaking prevede l’uso del codice sorgente. Quest’ultimo nasconde parte del contenuto della pagina. Oppure ne modifica il layout. L’obiettivo? Sicuramente renderla più appetibile ai motori di ricerca.
Di certo si tratta di una pratica che viola le linee guida dei motori di ricerca. Infatti è considerata una forma di spamming. Nonché di manipolazione dei risultati. Per questo motivo il cloaking può essere punito dai motori di ricerca. Ad esempio Google può rimuovere delle pagine dal loro indice. O addirittura penalizzare l’intero sito web. Consiste perciò in una pratica scorretta e non etica.
A cosa serve?
Gli scopi del continuare con questa tecnica sono diversi. Di certo, in ottica SEO l’obiettivo è ottenere un vantaggio nella posizione sui motori di ricerca. Difatti si propone una versione di una pagina web diversa rispetto a quella per gli utenti. Nello specifico con il cloaking puoi:
- Aumentare la visibilità di un sito web. Difatti migliori il tuo posizionamento. Perciò raggiungi più persone. Il tutto influenzando i risultati di ricerca;
- Incrementare il traffico. Appunto, così si cerca di apparire in cima ai risultati di ricerca. Ad esempio per parole chiave specifiche. Nonché di raggiungere più utenti possibili;
- Migliorare la rilevanza. In particolare di una specifica pagina. Nel farlo si usano delle parole chiave specifiche. Oppure dei contenuti mirati per catturare l’attenzione. Di motori di ricerca e utenti;
- Far conoscere il brand. Cioè fai conoscere di più il tuo marchio. Questo perché il sito web appare cosi in cima ai risultati di ricerca. E l’aumento di visibilità porta a maggiore conoscenza del brand.
Nonostante tutti questi “benefici“, è fortemente sconsigliato utilizzare questa tecnica. Come anticipato difatti è considerata non etica. E approfondiamo i rischi più avanti.
Come funziona il Cloaking?
Il cloaking è una tecnica di SEO che ha un funzionamento specifico. Di solito si basa sull’uso del codice sorgente. Grazie a quest’ultimo si nasconde o modifica il contenuto di una pagina web. Lo scopo è senza dubbio renderla più attraente ai motori di ricerca.
In pratica, si presenta ai motori di ricerca una versione molto differente. Ad esempio che contiene parole chiave specifiche. Allo stesso tempo però agli utenti si mostra una versione diversa.
Nello specifico, il cloaking si svolge in modo diversi. Alcuni di questi sono: l’uso di JavaScript o di fogli di stile CSS. In altri casi, può essere svolto in automatico dal server. Questo in base all’indirizzo IP del visitatore. Ad esempio si fornisce un risultato diverso a seconda alla posizione geografica dell’utente.
Perché alcune persone usano il Cloaking?
Fare SEO è difficile. Sono richieste diverse competenze e ci vuole pazienza. Soprattutto perché è un mondo in continuo cambiamento ed evoluzione.
Alcune persone usano il cloaking per un vantaggio nella posizione dei motori di ricerca più rapido. Quindi lo scopo è raggiungere maggiore visibilità con meno sforzo. E meno risorse. Infatti le pratiche SEO possono chiedere tempo. In più gli algoritmi Google sono in continuo cambiamento.
Di conseguenza il cloaking è considerato come una scorciatoia. Tuttavia, è anche una pratica scorretta e non etica. Soprattutto perché viola le linee guida dei motori di ricerca. E questo può portare a sanzioni severe e conseguenze dure. Perciò il rischio è molto elevato.
Come applicarlo?
Non è consigliabile usare il cloaking. Difatti questa tecnica non etica potrebbe penalizzarti. Anche pesantemente. In più, i motori di ricerca stanno diventando sempre più sofisticati. E sanno rilevare con maggiore attenzione questo fenomeno.
Tuttavia, se vuoi comunque utilizzare questa tecnica, è importante sapere che esistono diverse metodologie. Alcune di queste prevedono l’utilizzo di:
- JavaScript;
- Fogli di stile CSS;
- Indirizzo IPL'indirizzo IP nonché l'Internet Protocol Address è l'indirizzo che ogni dispositivo collegato ad una rete internet possiede. Ad esempio computer, server web o stampanti. Un dispositivo può avere un solo... del visitatore.
In alternativa puoi optare per strategie più etiche. E comunque efficaci. Ad esempio:
- Offri contenuti di alta qualità e adatti agli utenti;
- Usa le parole chiave in modo appropriato;
- Crea una struttura del sito chiara e ben organizzata;
- Usa titoli e descrizioni accurati per le tue pagine;
- Fai link building;
- Proponi immagini e altri elementi multimediali;
- Mantieni il sito web aggiornato e funzionale.
Esempi di cloaking
Gli esempi di cloaking sono difficili da fornire. Infatti molti di questi sono penalizzati. O ancora difficili da individuare. Senza dubbio però un esempio può aiutare a capire meglio questa pratica.
Un sito che a volte riesce ad applicare questa tecnica è Amazon. Il colosso dello shopping online ad esempio presenta a volte due pagine diverse. Quella dedicata al motore di ricerca e quella dell’utente.
Se si esamina la categoria “Informatica” di Amazon.it, si possono notare alcune differenze. Come tra i link visualizzati dai visitatori e quelli dei bot dei motori di ricerca. Per farlo è necessario usare degli strumenti per camuffarsi da Googlebot tramite la MozBar. Questa pratica potrebbe mostrare dei link in meno.
Perciò, quando ci si camuffa da Googlebot le url sono riscritte. E presentano pochi parametri rispetto alle url degli utenti reali. Ciò significa che molti dei parametri che gli utenti vedono non vengono visti dal bot. Questo potrebbe portare a un’esperienza di navigazione diversa per gli utenti e per i bot dei motori di ricerca.
Quali sono le caratteristiche del cloaking?
Alcune delle caratteristiche del cloating le abbiamo già anticipate. Ad esempio come non sia una tecnica etica. Oppure come presenti due pagine diverse a seconda di chi le analizza. Gli utenti o il bot. O ancora il rischio di penalizzazione. Perciò ecco sintetizzate le principali:
- La presentazione di contenuti diversi. Ai motori di ricerca e agli utenti;
- L’uso di tecniche per nascondere il vero contenuto del sito web agli utenti reali. Ad esempio il testo bianco su sfondo bianco. Oppure la riduzione delle dimensioni del carattere;
- L’utilizzo di script per rilevare i motori di ricerca. Dunque per fornire loro contenuti molto diversi rispetto a quelli per gli utenti reali;
- Il rischio di essere penalizzati dai motori di ricerca. Quindi anche di subire danni reputazionali per la violazione delle linee guida.
In definitiva, il cloaking è una pratica poco etica. Nonché può essere controproducente nel causare seri danni alla reputazione e al posizionamento del sito web. Oltre che danneggiare l’esperienza degli utenti.
Pro, contro e rischi
Sicuramente, come altre tecniche, il cloaking è piuttosto complesso. Sintetizzando pro, contro e rischi però potresti farti un’idea più precisa. Ecco i principali.
PRO | CONTRO | RISCHI |
---|---|---|
Posizionamento più elevato nella SERPCon l’acronimo SERP (in inglese Search Engine Results Page) si fa riferimento alla "pagina dei risultati del motore di ricerca". Si tratta, dunque, dell’elenco ordinato di pagine internet che appaiono.... | Pratica poco etica e contro le linee guida dei motori di ricerca. | Penalizzazione dei motori di ricerca. |
Possibilità di nascondere contenuti duplicati o non pertinenti. | Danneggia l’esperienza degli utenti. | Perdita di credibilità e reputazione. |
Maggior controllo sui contenuti presentati ai motori di ricerca. | Violazione della concorrenza leale. | Perdita di traffico organico. |
Incremento del traffico web. | Rischio di essere scoperti dai motori di ricerca e dai concorrenti. | Possibile sospensione del sito web. |
In sintesi, possono esserci di sicuro dei vantaggi del cloaking. Ad esempio ottieni più visibilità. Tuttavia ci sono anche moltissimi rischi. Proprio perché si tratta di una procedura non etica. E severamente punita.
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