Negli analytics sono molti i riferimenti da utilizzare. Soprattutto per capire se una campagna sia efficiente o meno. Tra questi c’è senza dubbio il Click-through rate. Questo calcolo è particolarmente utile nel caso in cui tu faccia campagne con annunci. A pagamento o meno (cioè organiche o non organiche).
Infatti il CTRCTR è l'acronimo di Click Through Rate, ovvero in italiano "percentuale di click". Il CTR è il numero di volte in cui l'annuncio viene cliccato in rapporto al numero di... (il suo acronimo) oggi è uno strumento molto usato. Nello specifico è valido per coloro che fanno comunicazione online. Ad esempio per chi lancia un nuovo prodotto o vuole portare l’utente a svolgere un’azione. Il tutto tramite un annuncio oppure una campagna di email marketing.
Tuttavia le informazioni utili sul Click-through rate sono moltissime. Ad esempio cos’è, a cosa serve e come usarlo all’interno di una strategia. Ecco perché abbiamo pensato a una guida dedicata, che possa rispondere a tutti i tuoi quesiti.
In pochi punti:
Cos’è il Click-through rate?
Il Click-through rate è definito anche CTR. O percentuale di click. Con questo nome si indica uno specifico tasso, che può essere usato nelle campagne di annunci online. Infatti il CTR non è altro che la percentuale di volte in cui un utente ha visualizzato un contenuto e ci ha cliccato sopra. Un’altra definizione utile può essere letta online:
Il click-through rate (in acronimo CTR) è un tasso che misura l’efficacia di una campagna pubblicitaria on-line. Se un banner o messaggio pubblicitario esposto sul World Wide Web è visualizzato 100 volte (impression delivered, ogni volta che un banner è caricato su una pagina web ed essa è visualizzata nello schermo di un utente) e una persona vi clicca sopra, il CTR risulterà dell’1%; è quindi considerato un indicatore significativo dell’interesse dell’utenza nei confronti del messaggio proposto.
Wikipedia
A cosa serve?
Senza dubbio il Click-through rate è un valido indicatore di successo. Infatti può essere un modo per capire se un contenuto sia stato sufficientemente interessante. Cioè permette di capire se l’utente ha apprezzato così tanto un annuncio da cliccarci sopra.
Di conseguenza il CTR è utile per verificare l’interesse del target. Quindi anche per capire se quest’ultimo ha cliccato sul contenuto. Tutto questo porta alla risposta ad una domanda fondamentale: quanto è efficace l’annuncio?
Infatti un Click-through rate basso a fronte di un alto numero di utenti che hanno visualizzato implica una scarsa efficacia della campagna. Cioè diverse persone hanno visto l’annuncio, ma non l’hanno ritenuto interessante. E di conseguenza non hanno cliccato su di esso.
Tutto ciò può portare alla definizione della compagna piuttosto insufficiente. Oppure non di successo o in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Come funziona il CTR?
Il funzionamento del Click-through rate è piuttosto semplice. Più è alto più una campagna è ben riuscita. In sintesi, se il CTR è alto significa che l’utente ha trovato interessante il contenuto. Perciò è stato portato al desiderio o alla necessità di cliccarci sopra. Così come di recarsi sul link inserito.
Allo stesso tempo però il funzionamento non è così facile. Infatti definire quando un CTR è buono non è facile. Soprattutto in quanto i fattori da analizzare sono diversi. Primo tra tutti il database di utenti che hanno visualizzato il contenuto. In più è importante anche il tipo di piattaforma utilizzata. Oppure la competizione con le altre realtà del settore.
Tutti questi elementi possono portare a rispondere con difficoltà a quanto un CTR sia buono. Sicuramente un’ottima idea è analizzare i benchmark di mercato. Cioè considerare i risultati ottenuti dagli altri competitor del settore. Ad esempio se fai una campagna tramite Facebook Ads puoi considerare i risultati condivisi dalla piattaforma. La media del Click-through rate in questo caso nel 2020 è stato dello 0,90%. Più precisamente di:
- 1,61% per il settore legale;
- 1,59% per la vendita al dettaglio;
- 1,24% per l’abbigliamento.
Come si calcola il Click-through rate?
Il calcolo del Click-through rate è piuttosto semplice da ottenere. Difatti consiste in una semplice formula percentuale. Per poterlo ottenere devi avere però due dati. Cioè il numero di click rilevati e il numero di utenti che hanno visualizzato l’annuncio. Con questi due elementi puoi ottenere il CTR.
Numero di click/Impressioni = CTR.
Ovvero dividi il numero di click per quello delle impressioni. In questo caso quest’ultimo elemento è composto dal numero di volte in cui l’annuncio è stato visualizzato. Il risultato di questa divisione è pari al CTR.
Il CTR è il numero di click ricevuti dal tuo annuncio diviso per il numero di volte in cui l’annuncio viene visualizzato: clic ÷ impressioni = CTR. Ad esempio, se hai 5 clic e 100 impressioni, allora il CTR è pari al 5%.
Support.Google
Alcuni esempi di Click-through rate
Una volta conosciuto il calcolo del Click-through rate è facile ipotizzare degli esempi. È sufficiente pensare a una campagna ad annunci e ideare i dati necessari. Ecco alcuni esempi.
CLICK | VISUALIZZAZIONI | CALCOLO | CTR |
---|---|---|---|
11 | 100 | 11/100 | 0,11 |
27 | 100 | 27/100 | 0,27 |
56 | 100 | 56/100 | 0,56 |
Come migliorare il Click-through rate?
Per coloro che fanno campagne di annunci online, migliorare il CTR è fondamentale. Per questa ragione spesso sono alla ricerca di modalità per aumentare questo tasso. Così da ottenere migliori risultati e da rendere più di successo la propria campagna. Quindi ecco alcuni consigli su come migliorare il Click-through rate.
Pensa sempre al tuo utente
Innanzitutto per migliorare il Click-through rate è fondamentale che il contenuto sia interessante. Solo in questo modo si porta l’utente a cliccare. Tuttavia per portarlo a questa azione è fondamentale pensare in primis al target. Cioè devi rispondere a domande come:
- Cosa interessa?
- Cosa porterebbe a un’azione?
- Qual è il miglior modo per comunicarlo?
- Quali sono i contenuti che apprezza di più l’utente?
- A quali esigenze rispondere?
Per poter rispondere a questi quesiti è fondamentale conoscere il tuo target. Nonché fare delle ricerche su di esso. Solo così è possibile capire davvero cosa è interessante per gli utenti. Di conseguenza cosa potrebbe portarli a cliccare. Aumentando il Click-through rate.
Aumenta il Click-through rate studiando nel dettaglio la campagna
Quando, come e dove l’utente accede all’annuncio sono elementi fondamentali per portare al click. Per questa ragione al fine di aumentare il CTR è imperativo studiare ogni dettaglio della tua campagna.
Ad esempio un codice sconto di benvenuto deve essere ricevuto subito dopo l’iscrizione alla newsletter. Riceverlo il giorno dopo potrebbe portare l’utente a non acquistare più. Invece con l’immediatezza del messaggio potrebbe cliccare ed approfittarne subito. Cioè quando ancora sul sito.
Un contenuto interessante non è solo testo
Un errore frequente è considerare solo ciò che si comunica letteralmente all’utente. Tuttavia un annuncio è composto dal testo, ma non solo. L’immagine, i colori utilizzati, le animazioni o gli altri contenuti multimediali assumono ruoli determinanti. Sono questi elementi a catturare l’attenzione dell’utente, a incuriosirlo e portarlo a cliccare.
Il trucco per non sbagliare è considerare le caratteristiche del proprio brand. Inoltre è indispensabile avere sempre a mente l’obiettivo della campagna. Anche in questo caso conoscere il target è utile per usare colori ed elementi multimediali che possano attrarlo.
Usa una call to action per migliorare il Click-through rate
C’è uno specifico strumento che non va mai sottovalutato: la call to action. Difatti questo è sicuramente un elemento immancabile per aumentare il Click-through rate. La CTACTA o call to action è un messaggio diretto all'utente che naviga sul nostro sito web realizzato per portare a termine un'azione. Per quest'ultima si intende chiaramente un acquisto, un... consiste in un semplice bottone, accompagnato da una specie di ordine diretto. Alcuni esempi possono essere “clicca qui” o “contattaci ora“.
La call to action è caratterizzata spesso dall’uso del verbo imperativo e da una comunicazione esplicita. È proprio questo che rende ancora più immediato il messaggio. Quindi che invita in modo ancora più efficace l’utente a cliccare.
In questo caso però, soprattutto nelle campagne di e-mail marketing, presta attenzione a non usare termini spam. Dunque non utilizzare parole che potrebbero farti classificare come spam dal server di posta. Quindi che ti penalizzerebbero e non porterebbero l’utente a visualizzare il tuo messaggio.
In quali strategie il Click-through rate è utile?
Nella SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... il CTR veniva usato spesso come parametro. Nonché come una strategia di visualizzazione. Recentemente però il Click-trough rate nel posizionamento ha perso però un po’ della sua importanza. Questo in quanto Google non lo usa più come una caratteristica fondamentale per definire la posizione di un annuncio.
Nonostante questo però il tasso di click rimane un parametro molto utile per chi si occupa di campagne pubblicitarie online. Riassumendo, anche se per la SEO non è più così fondamentale, per capire il successo di una campagna invece è immancabile. È proprio questo elemento che permette di capire quanto l’utente abbia trovato utile o interessante un contenuto.
In conclusione, il Click-trough rate ha ancora un ruolo determinante. Grazie ad esso puoi ottenere diverse informazioni sulla tua campagna. Nonché su uno specifico annuncio. Infine puoi usarlo per modificare degli elementi della tua strategia, al fine di migliorare sempre di più.