Se hai un business e vuoi farti pubblicità gratuitamente, devi fare in modo che si parli del tuo brand, ma ovviamente solo in modo positivo. Il buzz marketing è una strategia non convenzionale che sfrutta le conversazioni online per aumentare il traffico ed orientare le decisioni di acquisto.
Cos’è dunque questa tecnica? Quando e come metterla in atto?
Di questo e di tanto altro parliamo nel nostro articolo.
Ci sei? Iniziamo!
In pochi punti:
Cos’è il buzz marketing
Cosa ti viene in mente se pensi alla parola buzz? Il rumore che fanno le api che volano, per caso?
Bene non ti stai sbagliando! Il termine buzz marketing utilizza questa parola onomatopeica come metafora per richiamare il brusio delle persone che chiacchierano attorno ad un particolare argomento.
Facciamo chiarezza.
Questa tecnica di marketing è una forma di passaparola intenso che scaturisce a seguito di uno scambio di opinioni tra consumatori su un prodotto, servizio o brand. Si tratta di mettere in atto una serie di azioni specifiche per invogliare gli utenti a discutere e condividere.
È dunque, una strategia di unconventional marketing che punta ad attirare l’attenzione di un target specifico per creare conversazioni spontanee e incontrollate tra gli utenti di una community, fino alla possibilità che la discussione si sposti anche all’esterno.
Notorietà, engagement e reputazione sono sicuramente le aree principali che vengono investite in senso positivo se si riesce a realizzare una strategia di buzz vincente.
Abbiamo detto che il buzz marketing è una forma di passaparola; quindi sono la stessa cosa?- la domanda sorge spontanea.
Non proprio. Sembra strano, ma sono due strategie diverse, a cui aggiungere anche una terza tecnica, chiamata viral marketing.
Per non confonderti troppo, vediamo subito di che si tratta:
- Il passaparola (o word of mouth) è il più classico degli strumenti ed esiste sin da quando l’uomo ha capacità di linguaggio. Nel marketing è utilizzato per indicare una forma di comunicazione puramente offline che nasce con lo scambio di opinioni tra utenti che non sono spinti da ragioni commerciali. Il contenuto della comunicazione viene di solito modificato e interpretato (effetto “telefono senza fili”). Non sempre sorge spontaneo; spesso sono i marketers a spingere le conversazioni attraverso strategie di word of mouth marketing (WOMM);
- Il buzz marketing è invece un passaparola originato da una campagna di marketing non convenzionale che sfrutta però i canali online. La promozione, in questo caso, nasce da azioni di condivisione e discussione spontanee intorno a un brand o un prodotto in senso generale;
- Il viral marketing, invece, è anch’esso una forma non convenzionale di promozione. È realizzato attraverso delle attività svolte sul web per attivare in modo non spontaneo meccanismi di discussione. È una forma più ampia e di “massa” che punta semplicemente alla propagazione di uno contenuto, piuttosto che alla creazione di una conversazione. Gli influencer sono gli “strumenti” principalmente utilizzati in questa strategia.
Vuoi analizzare meglio il viral marketing? Leggi il nostro articolo dedicato a questo argomento!
Quando fare buzz marketing: gli obiettivi da raggiungere
Bene, adesso che ti è chiaro in che quadro inserire questa strategia, cerchiamo di analizzare bene a cosa serve il buzz marketing per capire quando è il caso di utilizzarlo.
Come avrai intuito, questa forma di promozione serve ad un brand a far parlare di sé, dei propri valori o di un prodotto per mantenere viva l’attenzione negli utenti già clienti (con cui bisogna sempre curare la relazione).
Se, invece, si punta più in alto e si cerca di provocare scalpore e risonanza mediatica, si può riuscire a sfruttare questa tecnica anche per creare awareness e farsi conoscere da chi ancora non è un proprio cliente.
L’obiettivo è dunque quello di provocare una discussione, bisogna perciò riuscire a stupire il pubblico e, perché no, creare anche un’emozione. Questo aumenterà senza dubbio il livello di engagement degli utenti e il senso di unione verso la marca.
Stupire, intrattenere, provocare ed essere al centro dell’attenzione. Tutti questi obiettivi puntano però a due grandi traguardi: aumentare la notorietà del brand e costruire una reputazione forte e positiva.
I lati positivi e i risvolti negativi
Come in tutte le strategie, anche il buzz marketing presenta pro e contro che devi attentamente valutare prima di scegliere di adottare questa tecnica.
Tra i vantaggi non possiamo non considerare:
- Il costo zero (o quasi). Tutto si basa intorno alla gente che parla del brand in modo spontaneo, garantendogli visibilità. A volte però (in base al tipo di canale utilizzato) è previsto un investimento iniziale. Se la campagna è ben costruita, però, il ritorno economico sarà ben considerevole;
- Le informazioni ottenute da una conversazione con altri utenti sono ritenute più credibili rispetto ad una pubblicità realizzata dal brand stesso: “se lo dice lui/lei, sarà vero!”;
- Il passaparola è ritenuto ancora uno dei fattori di influenza più forti;
Tuttavia, è importante anche considerare gli svantaggi e i rischi a cui potresti andare incontro.
Ad esempio, la spontaneità dei messaggi ha come conseguenza diretta l’incontrollabilità; immagina che anche solo un commento sia negativo: quanto può intaccare l’opinione degli altri e, quindi, la tua reputazione?
Inoltre, il buzz marketing (così come tutte le forme di passaparola) si basa sul concetto di viralità e di massa, perciò non è una soluzione ideale per tutti i prodotti. Immagina di avere un brand di lusso, vuoi che tutti parlino di te e ti percepiscano come “abbordabile”? Certamente no. In questo caso, per non diminuire il senso di esclusività dovresti adottare delle strategie speciali di passaparola o evitarne totalmente l’utilizzo.
Come si fa buzz marketing: le caratteristiche principali
Se sei a questo punto della lettura è perché hai deciso che il buzz marketing fa proprio al caso tuo e perché vuoi rendere il consumatore parte attiva della campagna promozionale.
Prima di addentrarci nei meandri delle tecniche specifiche, è preferibile capire quali sono i principi cardine che muovono il buzz marketing e che ti guideranno verso una strategia di successo.
Tienili bene a mente!
- Studia il consumatore (le sue abitudini, preferenze, caratteristiche, etc.);
- sii originale;
- trova il tuo target specifico (non sparare nella massa);
- lavora sul messaggio;
- trova il canale ideale per il tuo target e per i tuoi contenuti;
- studia la tua strategia sulla base del tipo di utente.
Concentriamoci sull’ultimo principio. Cosa vuol dire “il tipo di utente”?
Devi sapere che gli utenti del web possono essere divisi in : opinion leader e influencers (spingono e amplificano i messaggi tra gli utenti in linea al proprio target in base al livello di autorevolezza), utilizzatori (utenti attivi che interagiscono all’interno di una community e generano buzz) e acquirenti (coloro che si trasformano in clienti di un brand).
È evidente, quindi, che il ruolo essenziale è giocato dalla community piuttosto che dal brand.
Dove fare buzz marketing: strumenti e canali
Bene, creare una community forte è importante, ma dove farlo?
Il buzz marketing passa attraverso diversi canali. Vediamo quali sono i principali insieme a degli esempi di buzz marketing a cui ispirarsi.
1. Social network
Senza ombra di dubbio, attualmente strumenti privilegiati per fare conversazione sono i social network.
Facebook, Twitter, Instagram, Clubhouse e molti altri sono tutti strumenti potentissimi nelle mani delle aziende (ma anche degli utenti) per interagire, discutere, generare e condividere contenuti.
Ovviamente, ogni social è diverso: si rivolge ad un target specifico, parla con un proprio linguaggio, segue regole speciali. Perciò sta a te capire quali canali scegliere e come comunicare: un contest, ad esempio, potrebbe essere un’ottima soluzione per spingere l’utente a condividere e utilizzare gli hashtag. Ma va bene soprattutto su Instagram, Facebook e TikTok; su Twitter risulterebbe meno vincente.
Un video di unboxing realizzato da un influencer mentre apre un pacco regalo ricevuto da un brand e ne descrive le caratteristiche potrebbe essere un’altra soluzione.
Ma in realtà, ancora più potente, è la strategia che punta a rendere l’utente comune ambassador. In che modo farlo? Invitare a postare una foto con il prodotto (un capo di abbigliamento per esempio) in cambio di qualcosa (il prodotto stesso, followers, partecipazione a sorteggi per vincere premi) incentiva chi segue la tua pagina a sentirsi parte attiva.
2. Youtube
Youtube è un altro strumento chiave per generare buzz: se il tuo target è composto prevalentemente da giovani, questo potrebbe essere il canale ideale.
In effetti, Youtube è il luogo ideale in cui diffondere contenuti per avere un ritorno (a volte anche stupefacente) in termini di risonanza.
Invitare gli utenti a registrare video mentre compiono una stessa azione, magari per partecipare ad un contest, è un esempio semplice che ti fa intuire la potenza e la capacità di viralità di questo canale.
3. BlogLa definizione di blog deriva dagli anni '90. Si tratta di una fusione delle parole inglesi web + log, e indicava in maniera generica un diario online. Oggi però fare...
Infine, non possiamo dimenticarci dei blog. Diari personali, di nicchia, a tema, di informazione, e molto altro; a differenza dei precedenti canali, questi sono i più autorevoli e sono spesso seguiti con costanza e interesse.
Ti consigliamo, però, di lavorare in contemporanea anche ad una strategia social, in modo da poter pubblicizzare più facilmente il tuo blog e generare maggior traffico.
Regalare a dei bloggers il proprio prodotto e chiedere di provarlo (anche senza l’obbligo di creare un articolo di recensione) è un ottimo esempio di buzz marketing. Se la prova avrà esito positivo, quasi sicuramente verrà pubblicizzato sul blog con un articolo dedicato.
Non ti convince?
Immagina di trovare una pubblicità di un prodotto sui social (un orologio ad esempio) e di chiederti se vale la pena comprarlo. Probabilmente vai poi su internet a cercare recensioni. Trovi una blogger che l’ha provato e ne ha descritto le caratteristiche positive, consigliandone l’acquisto. Anche se non compri il prodotto, la tua percezione sulla reputazione del brand aumenta nettamente, giusto?
Capisci quanto è potente questa tecnica?
Tecniche e strategie per un buzz marketing di successo
Hai trovato il canale che fa per te, sai a che target comunicare, il contenuto è pronto: c’è tutto, o quasi.
Avere questi elementi non è sufficiente; per garantire la contagiosità del messaggio bisogna lavorare su tanti piccoli aspetti. Vediamo insieme i più importanti:
- Trova influencer che possano essere vicini al tuo brand, studia la loro fan base e quali sono i temi che preferiscono;
- Ascolta il tuo pubblico: monitora sempre le conversazioni e la tua reputazione. Tools di social e web listening come Talkwalker, Brandwatch, Socialbakers sono molto utili;
- Instaura un dialogo e lavora sull’autorevolezza dei messaggi che vuoi condividere;
- Scegli le keywords giuste per i post, video o blog affinché siano coerenti con l’argomento e con il canale che hai scelto;
- Spingi alcuni utenti a diventare ambassador attraverso campagne di email marketing e offri qualcosa in cambio (inviti, contenuti informativi, campioni di prodotto, ecc);
- Monitora i risultati valutando il numero di post, le visualizzazioni ottenute, i commenti e likes, i link esterni;
- Verifica l’autorevolezza dei blog, dei profili social, delle fanpage che parlano di te (account finti o con bot potrebbero danneggiarti).
Quindi, cerca sempre di lasciare il segno. In modo divertente o puntando sullo stupore? Questo dipende da te, o meglio dalla tua audience.
In conclusione…
Alla fine di questo percorso tortuoso nel mondo del buzz marketing dovrebbe esserti chiaro il ruolo essenziale giocato dagli utenti in questa tecnica di marketing.
Non devi mai smettere di studiare il tuo target, capire come cambiano le sue esigenze e come evolvono i luoghi i cui cerca risposte.
Ascolta sempre la community, mantieni viva l’attenzione e non smettere di stupire: questi sono gli elementi basici da non dimenticare.
Avevi mai sentito parlare di buzz marketing? Ti viene qualche esempio pratico di brand che hanno creato una campagna di successo? Lascia un commento e raccontaci la tua opinione!