La (o il) business intelligence è una disciplina complessa che mette insieme diverse attività. Il suo obiettivo principale è quello di raccogliere informazioni tramite l’analisi dei dati, valutarle e integrare delle scelte strategiche per migliorare il business.
Ancora confuso? Certo, te l’abbiamo detto: si tratta di una disciplina complessa e che negli ultimi decenni ha cambiato forma più volte. In questo articolo ti spieghiamo cos’è il business intelligence e perché applicarlo alla tua azienda.
In pochi punti:
Definizione di business intelligence
In linea generale, oggi la definizione di business intelligence si può riassumere così:
La Business Intelligence o BI consiste nella trasformazione dei dati grezzi in informazioni utili e significative per l’azienda, che possano essere utilizzate per compiere scelte strategiche ed operative più efficaci.
datamaze.it
In poche parole, potremmo dire che trasforma i dati in informazioni e le informazioni in azioni strategiche. Alla fine, l’obiettivo è migliorare la reputazione, l’engagement e nel complesso la “salute” del tuo business. Ma non è sempre stato così.
Diverse definizioni di BI
La prima volta che è apparsa su un testo dedicato all’economia, la definizione di business intelligence riguardava semplicemente la raccolta di informazioni sull’attività di un’azienda. Era il 1958.
Da allora, questa locuzione è stata usata per definire la raccolta di dati statistici in maniera organica. Oggi si definisce business intelligence l’integrazione di tutti i dati raccolti su varie piattaforme e con diverse finalità.
Gli strumenti utilizzati
Forse non lo sai, ma hai già usato alcuni strumenti di business intelligence. Per esempio, pensa ai dati di insight di un post sui social network. Oppure al numero di visualizzazioni e alla ricerca di keyword in ottica SEO.
Queste semplici operazioni, che chi lavora sul web compie ogni giorno, sono pezzi del grande puzzle della business intelligence. Infatti lo è ogni strumento che ti aiuta a conoscere meglio la tua azienda. Ecco alcuni esempi:
- i dati di insight dei social media;
- le informazioni di Google Search Console su come gli utenti approdano sul tuo sito;
- i dati raccolti tramite questionari, form per newsletter e altri moduli interattivi.
A cosa serve la business intelligence?
A questo punto dovrebbe esserti chiaro come e perché questa disciplina sia così importante per qualsiasi tipologia di business. Non puoi compiere nessuna operazione sul web, se non conosci il tuo cliente e come si muove.
A dire il vero, non puoi compiere nessuna operazione di business se non conosci il business. I suoi punti di forza e di debolezza, le buying personas a cui si rivolge, gli utenti reali e le loro abitudini. Tutti questi sono dati preziosi per il proseguimento della tua attività.
Infatti conoscerli ti permette di applicare scelte strategiche nel campo della comunicazione e del marketing e non solo. Giusto per fare qualche esempio, la business intelligence si usa anche in campo sanitario per analizzare i risultati di una terapia. Oppure nel mondo dell’istruzione, per conoscere e prevenire le difficoltà degli studenti. Perfino nella politica: una campagna elettorale altro non è che un business.
Come si fa la business intelligence
Dato che stiamo parlando di integrazione tra innumerevoli dati, è chiaro che questa disciplina comprende conoscenze e attività diverse.
Il business intelligence manager della tua azienda (o della società a cui ti appoggi) dovrà avere ampie competenze in:
- statistica;
- big data analysis;
- social media;
- marketing;
- comunicazione;
- tecnologia e programmazione.
Insomma, non si tratta di un mestiere che si può improvvisare. Il business data analyst è un professionista dalle competenze trasversali.
Business Intelligence analyst: chi è e cosa fa
Ecco la figura professionale più importante per questo settore. Detto anche data analyst, è colui o colei che ha l’incarico di analizzare tutti i dati provenienti da diverse fonti e trasformarli in informazioni preziose.
Infatti, i numeri sono solo numeri se non li sai interpretare correttamente. Per questo ti serve un esperto. Il ruolo chiave del business intelligence manager in azienda è quello di analizzare i bisogni e applicare le strategie che rispondano a quei bisogni.
Qualche esempio
Il tuo data analyst conoscerà a menadito tutte le caratteristiche dell’azienda, il target a cui si rivolge, la tipologia di prodotti o servizi e la strategia di comunicazione. Tra questi, dovrà individuare i colli di bottiglia in cui un utente o un cliente si perde e risolverne le criticità.
Facciamo un esempio. Il tuo sito web riceve numerose visite giornaliere, ma le vendite non aumentano come dovrebbero. Di conseguenza, c’è un passaggio mancante tra la comunicazione e l’acquisto.
L’utente del web conosce il tuo prodotto o vi viene trasportato da un’ottima strategia SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... e da un perfetto posizionamento sui motori di ricerca. O ancora da pubblicità sui social media ben congegnate. Al momento di acquistare, però, qualcosa lo blocca.
Il ruolo del business intelligence
Ecco che l’analisi dei dati integrati provenienti dal sito web, dalle campagne di email marketing, dagli insight dei social media, possono darti le risposte. Per esempio, può esserci un problema tecnico, l’inserimento dei prodotti è troppo macchinoso e l’utente viene scoraggiato dal completare l’operazione.
Oppure la tua comunicazione è chiara e trasparente ma la call to action non è abbastanza incisiva. O ancora, un link non funziona correttamente. Insomma, i motivi che creano una dispersione di utenti sono innumerevoli. Ed è un peccato perdere dei potenziali clienti dopo aver applicato tutte le strategie necessarie.
Qui entra in gioco la business intelligence. Il manager deputato a questa attività analizzerà ogni passaggio della customer experience e troverà l’errore (o gli errori). Poi suggerirà delle strategie da mettere in atto per eliminarli o aggirarli.
La giornata tipo di un business intelligence analyst
Il ruolo di questa figura professionale nella tua azienda, ormai è chiaro, è veramente prezioso. A questo professionista spetta il controllo dei processi organizzativi in ogni settore. Abbiamo fatto un esempio sulla comunicazione digitale, ma in qualsiasi altro ambito il business intelligence può venirti in aiuto.
L’analista si occuperà quindi di controllare che tutte le operazioni siano svolte correttamente, di individuare criticità e proporre soluzioni strategiche.
L’analista: meglio interno o esterno all’azienda?
Se il tuo business è di grandi dimensioni, sarebbe bene che un intero team si occupasse di intelligence. La raccolta e l’analisi dei dati diventa infatti sempre più complessa col crescere dell’attività produttiva.
Se credi invece che una sola persona possa gestire la business intelligence, affidati a un collaboratore di grande esperienza. Sarà il faro di qualsiasi tempesta, pronto a risolvere problemi di ogni tipo. Quindi è bene che sia una persona fidata e di ottime competenze nel tuo settore.
Le piattaforme di business intelligence
Finora abbiamo parlato del professionista che fa business intelligence e di alcuni degli strumenti che potrebbe usare. Ma come li integra tra loro per avere dati complessi e utili all’incremento delle tue entrate?
In alcuni casi, il business intelligence manager si affida a piattaforme apposite. Oppure questo tipo di piattaforme possono essere anche la fonte primaria di analisi dei dati di un’azienda.
Si tratta di software che raccolgono insight da varie fonti e riescono a seguire virtualmente le abitudini dell’utente, del lead, del potenziale cliente. Se sei alle prime armi con la business intelligence, affidati a una di queste piattaforme per report completi e semplici da interpretare.
Quale scegliere?
Tra quelle più usate in Italia, ci sono piattaforme adatte alle esigenze di ogni azienda. Alcune sono estremamente sofisticate e incrociano i dati di numerose fonti. Altre sono semplici e intuitive anche per chi si approccia per la prima volta alla business intelligence.
Eccone 5:
- Power BI. Facente parte di NexTre Engineering, è uno strumento potente e di grande esperienza.
- Zoho. Questa è la soluzione giusta per i neofiti del business intelligence: semplice, intuitivo e minimale.
- Dundas. Grazie a strumenti innovativi, è perfetta per imprese medio-grandi con grosse quantità di dati da analizzare.
- Sisense. Direttamente incorporata al tuo sito web, diminuisce il tempo, i soldi e le energie da dedicare alla business intelligence.
- Infor Birst. Grazie all’accesso su cloud, permette lo storage di tantissimi dati e l’accesso a questi ultimi da qualsiasi device.
Il futuro della business intelligence
Ad oggi, il mestiere di chi fa analisi dei dati è prezioso per qualsiasi azienda. Basti pensare che lo stipendio base si attesta sui 30.000€ annui.
Ma questa disciplina è destinata a diventare ancora più importante nell’attività quotidiana di qualsiasi business. Infatti, crescerà l’integrazione dell’intelligenza artificiale, dei chatbot e di metodi sempre più innovativi per rendere fluida l’esperienza del cliente.
Così sarà necessario avere dati sempre più complessi e precisi su ogni fase della produzione, del marketing e della vendita.
Conclusioni
Forse non la conoscevi, ma adesso sai che la business intelligence è una disciplina indispensabile alla tua azienda. A tutte le aziende, in realtà.
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