Probabilmente sai già cos’è un podcast. Ma hai mai sentito parlare di branded podcast?
Si tratta di uno strumento audio di marketing che consente alle aziende di raccontarsi ai propri clienti. Come? Grazie ad una voce narrante.
Da sempre raccontiamo e ascoltiamo storie. Ci piace farlo. E ci avvicina gli uni agli altri.
Non solo. I podcast, infatti, stanno diventando uno dei metodi più diffusi per imparare, informarsi su un argomento, ma anche per rilassarsi o divertirsi.
Per questo motivo, rappresentano una valida soluzione per le aziende che vogliono raggiungere con originalità il proprio pubblico. Senza perdersi nel mare dei contenuti mediali tradizionali.
Allora scopriamo insieme come raccontare la tua azienda.
In pochi punti:
Cos’è un branded podcast
È un contenuto audio on-demand finalizzato a veicolare un contenuto commerciale che rifletta i valori del brand e sia interessante per il pubblico di riferimento.
Siamo abituati a percepire i brand soprattutto con la vista. Colori, forme, font e texture definiscono la brand identity di un’azienda. Ma anche l’udito può rivelarsi determinante nella percezione del marchio.
Il suono gioca un ruolo molto importante nel modo in cui le persone sperimentano pubblicità, video o podcast. Trasmette emozioni e, soprattutto, rafforza l’immagine del brand.
Ti abbiamo incuriosito? Leggi il nostro articolo dedicato al sound branding!
Ma quindi in cosa consiste un branded podcast? Significa creare contenuti capaci di raccontare un brand e i suoi prodotti, in maniera più o meno esplicita.
L’idea è quella di creare contenuti, generalmente suddivisi in “serie”, con tema comune e disponibili per gli utenti in qualsiasi momento. Sì, ma non è così semplice.
Il branded podcast, infatti, non è un puro messaggio commerciale. Non siamo obbligati a parlare sempre e solo dei prodotti. È necessario creare un contenuto utile per chi lo ascolta!
Facciamo un esempio. Coca-Cola Italia nell’autunno del 2020 ha lanciato il suo primo branded podcast. L’attenzione era focalizzata sul settore della ristorazione, uno dei più colpiti dalla pandemia di Covid-19.
Ristoranti, bar e pizzerie, oltre ad essere dei luoghi di ristoro, rappresentano importanti partner per il marchio. Gli episodi raccontavano dunque storie di resilienza, di coraggio e di creatività. Offriva, così, supporto al proprio pubblico, creando contenuti di interesse.
Come funziona e a cosa serve
Quando creiamo un branded podcast è essenziale dare vita a contenuti originali “user center”. L’obiettivo è mettere al centro l’ascoltatore.
Ricorda che in questo caso è l’utente che sceglie di ascoltare un certo contenuto, quindi non abbiamo la necessità di catturare l’attenzione come con un post che viene visualizzato per pochi secondi durante uno scroll.
E’ chiaro, però, che lo storytelling ha un’enorme importanza nel veicolare i messaggi del brand all’interno dei contenuti. Per avere racconti coinvolgenti che sappiano prendere gli ascoltatori del podcast.
La chiave è trovare un punto d’incontro tra la storia dell’azienda e le specifiche del pubblico. Così come l’elemento caratteristico della serialità è fondamentale per appassionare gli ascoltatori.
Pertanto, il branded podcast rappresenta un modo per dare voce al brand, ma anche per completare la strategia di comunicazione posizionandosi in modo diverso. E non solo.
Grazie a Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e altre piattaforme di divulgazione audio abbiamo la possibilità di ottenere delle statistiche molto precise per conoscere nel dettaglio gli ascoltatori.
Come creare un branded podcast
Realizzare un branded podcast come si deve non significa solo creare un efficace strumento di comunicazione. Ma anche dare forma ad un prodotto creativo in grado di coinvolgere gli ascoltatori.
Dobbiamo progettare un contenuto audio che sia di valore per il pubblico e allo stesso tempo comunichi il pensiero e i valori dell’azienda.
Purtroppo non esiste un elenco di regole precise su come fare un branded podcast. Però, possiamo provare a darti alcune indicazioni generali da seguire durante l’ideazione del progetto.
1) Conosci il tuo pubblico
Per la creazione di un qualsiasi contenuto, è essenziale conoscere a fondo il nostro target. Bisogna capire chi è l’ascoltatore, quali sono i suoi bisogni e le sue caratteristiche. Una volta fatto, il passo successivo è la scelta del tone of voice.
Lo stile comunicativo dovrà essere adatto, in primis, ai destinatari del podcast. E il più coerente possibile con l’immagine del brand, la sua storia e i suoi valori.
Nel caso del branded podcast, questo passaggio è decisivo perché significa proprio scegliere la voce del podcast.
In base ai propri obiettivi, si può optare per un approccio professionale e distaccato. Al contrario, potrebbe essere l’ideale una voce amatoriale, con toni leggeri e allegri in cui i clienti riescano a immedesimarsi più facilmente.
Se, invece, il podcast è destinato ad un pubblico interno, si potrebbe ottenere di più da una voce aziendale, come quella di CEO, responsabili manager, ecc.
Chiediti anche in quale momento il pubblico ascolta il podcast. In viaggio? Durante altre attività come lo sport, attività casalinghe, hobby? In modo da creare un contenuto coerente.
2) Identifica i tuoi obiettivi
Qual è il risultato che vorresti ottenere con il tuo branded podcast?
Interessare: un branded podcast può essere usato con lo scopo di creare interesse riguardo un particolare argomento o ambito tematico.
Per esempio, Roberto Saviano racconta la mafia nel podcast “Le mani sul mondo”. Offre, così, un quadro completo per approfondire un problema che coinvolge il mondo intero. Rivolgendosi a tutti coloro che vogliono farsi una cultura su queste vicende.
Formare: un branded podcast può anche avere l’obiettivo di formare le persone su un determinato argomento o processo. In questo senso, funziona come una sorta di corso online o guida.
“Prossima fermata: Inglese” è il branded podcast di Babbel che si propone di aiutare gli ascoltatori ad acquisire dimestichezza con l’inglese ed apprendere la lingua, mentre ascoltano contenuti interessanti.
Intrattenere: l’utilizzo forse più popolare e potenzialmente in grado di raggiungere una vasta platea di ascoltatori è quello legato all’intrattenimento.
Un esempio è “PowerPizza”, un podcast in cui tre amici si ritrovano ogni settimana per recensire prodotti di cultura pop e nerd. Divertente, caotico e godibile da chiunque apprezzi serie tv, film e videogiochi e sia in cerca di un podcast leggero e divertente.
3) Libera la creatività
Ora è il momento di progettare i contenuti! In questa fase puoi dare libero sfogo alla fantasia. Crea qualcosa di originale, ma soprattutto di qualità.
Considera che esistono vari formati tra cui scegliere, sta a te capire qual è il più adatto in base al target, agli obiettivi e ai valori del brand. Vediamoli insieme.
- Intervista: è un podcast molto semplice da creare. Ci sono diverse tipologie di interviste, come quella one to one o con più persone. È uno dei format più utilizzati. Per questo motivo bisogna fare molta attenzione al tema trattato, ma soprattutto all’ospite intervistato.
- Free Talk: si tratta di un podcast che presenta una “chiacchierata” tra due o più persone. Più intimo e personale, ma più difficile da organizzare rispetto ad un’intervista. Non è facile organizzare una discussione in modo che appaia naturale e spontanea.
- Sceneggiato: in questo caso è tutto molto più articolato. Deve essere creata una vera e propria narrazione che in qualche modo trasporti l’ascoltatore in un’ altra dimensione. Un format molto creativo ma che può comunque essere utilizzato anche per i brand.
- Documentary: questi branded podcast raccontano fatti realmente accaduti e indagano su sviluppi, problemi, affari globali e argomenti di attualità. Necessitano di una ricerca approfondita.
- Explainer: si riferisce a un format adatto per chi vuole spiegare pensieri e concetti in modo dettagliato.
10 vantaggi del branded podcast
#1 Attraverso l’uso della voce e del sound design, la comunicazione audio diventa intima e capace di creare un legame più forte ed emotivo con il brand.
#2 Consente di andare oltre la promozione perché si possono affrontare anche tematiche non direttamente correlate ai prodotti aziendali.
#3 Il pubblico target può essere raggiunto laddove i contenuti visivi non arrivano.
#4 Favorisce la creazione di community di consumatori interessate e attive.
#5 Grazie all’utilizzo di specifiche parole, facilita lo sviluppo inconscio di associazioni positive con il brand.
#6 Essendo un format on demand, il podcast è sempre fruibile da parte del pubblico.
#7 Esistono tanti touchpoint per raggiungere target che utilizzano dispositivi diversi: smartphone, pc, tablet ecc.
#8 Rappresenta un grande nuovo bacino di ascoltatori e potenziali clienti per le aziende.
#9 L’ascolto di un podcast può affiancare diverse attività, coinvolgendo l’utente senza doverlo per forza mantenere incollato allo schermo. Garantisce, così, una minor probabilità di ad skipping.
#10 È a lunga scadenza, perché rispetto ad un qualsiasi contenuto social, una volta pubblicato, sarà a disposizione degli utenti potenzialmente per sempre.
Esempi branded podcast
- Satispay ha deciso di creare un podcast sul mondo del fintech per chiarire molti aspetti di un servizio che ha rivoluzionato il mobile payment in Italia, ma del quale si sanno ancora poche cose.
- Il podcast di Barilla ha voluto raccontare la storia dell’azienda e delle sue persone, trasportandoli in un universo unico. Assieme al testimonial Sergio Rubini, vari protagonisti condividono le proprie testimonianze fatte di lavoro, impegno e passione.
- Con “Storie Fuori Catalogo”, Ikea ha chiesto ad alcuni scrittori italiani di dare vita a brevi racconti ispirati al Catalogo 2021. Tutto ciò esaltando i valori della famiglia e l’armonia di una casa.
- Adecco, un’agenzia di selezione del personale, ha creato il branded podcast “Job Busters”. Con l’intento di abbattere i pregiudizi, gli stereotipi e i luoghi comuni che esistono nel mondo del lavoro.
- Ogni episodio del podcast di Moleskine, invece, nasce da una selezione di 3 parole chiave, scelte dai relatori ospiti. Così da orientare la conversazione attraverso l’arte, la letteratura, l’imprenditorialità, la filosofia, la politica e l’attivismo sociale.
Consigli pratici
Se hai deciso di realizzare un branded podcast, allora devi tenere in considerazione la burocrazia che riguarda questo settore. Soprattutto per capire le dinamiche riguardanti i diritti dei contenuti e delle musiche.
E dal momento che nessun utente, neanche il più affezionato al brand, ha davvero voglia di ascoltare per più di due minuti contenuti promozionali incentrati solo sull’azienda e i suoi prodotti.
Ricorda che l’autoreferenzialità è assolutamente da evitare.
Inoltre, data la crescita esponenziale degli ultimi anni, Google ha deciso di inserire i podcast come risposta a ricerche specifiche, dandogli un vero e proprio spazio in prima pagina.
Perciò bisognerà studiare con attenzione le keywords per aiutare la SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... e quindi il posizionamento del contenuto audio.
Conclusioni
Bene! Siamo giunti alla fine. Perciò ti lasciamo con una riflessione.
Le persone sono sottoposte ogni giorno a pubblicità in tv, sui social, per strada sui cartelloni. Sono iperstimolate visivamente. A lungo andare, infatti, tendono a perdere l’attenzione per questo tipo di contenuti.
Ecco perché il branded podcast può rivelarsi una valida alternativa alla comunicazione tradizionale. Cosa ne pensi? Facci sapere la tua opinione nei commenti.
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