Negli anni i consumatori sono diventati sempre più esigenti e meno fedeli nei confronti delle imprese. Per questo motivo, molte aziende hanno chiesto aiuto a una nuova figura professionale: il brand manager. Può essere definito come un nuovo super eroe in grado di far innamorare un cliente di un brand e di fidelizzarlo negli anni. Grazie ai suoi super poteri riesce a racchiudere i valori e i sentimenti dell’impresa all’interno di un marchio.
Curiosi di sapere come diventare un brand manager o come salva tantissime aziende ogni giorno? Allora non perdiamo altro tempo!
In pochi punti:
Chi è il brand manager?
Dietro a ogni grande marchio, c’è un brand manager di successo.
La figura del brand manager è fondamentale per qualsiasi tipo di azienda. Senza questa particolare figura professionale non è possibile parlare di marketing aziendale. Navigando su internet, abbiamo trovato una definizione utile per iniziare a farti comprendere il ruolo di questa nuova figura professionale.
Responsabile del lancio e della promozione di una linea di prodotti con lo stesso marchio
Repubblica
Il suo ruolo, però, non si limita a questa definizione. Infatti, egli è un professionista in grado di implementare specifici progetti di marketing volti alla crescita di un brand. Il brand manager quotidianamente si occupa di tutte quelle attività utili per far innamorare i clienti di un prodotto o di un’azienda. Deve essere sempre in grado di cogliere le preferenze dei clienti e di renderle caratteristiche fondamentali del marchio. Il suo valore aggiunto all’interno dell’azienda è quello di fidelizzare i clienti e aumentare le vendite, grazie a una precisa definizione della brand identity aziendale. Per aiutarti a comprendere al meglio la figura dal brand manager, è bene ricordarti che il termine identità aziendale:
indica l’insieme di alcuni aspetti grafico-comunicativi. Elementi che determinano la percezione di un brand da parte del suo pubblico.
Cosa fa un brand manager?
Non è semplice spiegare in poche righe cosa fa un brand manager. Questo perché egli si trova a dover agire in diverse attività aziendali, sia a livello di produzione che di comunicazione. Come suggerisce la parola stessa, il ruolo del brand manager è quello di gestire il brand management delle aziende. In altre parole, è colui che ha la responsabilità di pianificare un preciso progetto di marketing volto a rendere più affascinante un prodotto o un servizio agli occhi dei clienti. Inoltre, deve essere in grado di collegare al brand immagini emotive e distintive che entrino nel cuore e nella mente dei consumatori.
Dal punto di vista pratico, egli studia la domanda e la concorrenza in relazione a un particolare settore merceologico. Dopo aver fatto ciò, si occupa di coordinare la produzione, la commercializzazione e la comunicazione dei prodotti e servizi.
Di cosa si occupa?
Non possiamo limitare le attività del brand manager a delle specifiche mansioni. Come il project manager, anche questa figura professionale può essere definita come trasversale. Quotidianamente si interfaccia con diversi collaboratori aziendali come:
- Gli sviluppatori del prodotto;
- Gli addetti alla comunicazione, come copy writer, graphic design e social media manager;
- I responsabili aziendali,
Per aiutarti a comprendere di cosa si occupa il brand manager, divideremo le sue mansioni in quattro macro attività.
Analisi del mercato
Per poter creare un valido brand management bisogna conoscere tutti i particolari del mercato di riferimento. Il suo obiettivo è riuscire a far innamorare i consumatori del brand. Per questo motivo, egli deve eseguire un precisa analisi quantitativa e qualitativa, così da cogliere tutte le abitudini e le preferenze d’acquisto dei consumatori. Queste attività sono molto utili anche per individuare i punti di forza e di debolezza del marchio, rispetto ai concorrenti. Così facendo sarà possibile nella comunicazione minimizzare i punti deboli ed evidenziare i tratti distintivi positivi.
Creazione della brand identity
Solo dopo aver conosciuto i potenziali clienti è possibile creare il marketing plan, ovvero definire gli obiettivi, le attività prioritarie e i risultati che si vogliono ottenere. Come ben saprai, la brand identity deve essere perfettamente in linea con i valori aziendali e deve essere ben visibile in ogni attività di comunicazione e marketing. In questo caso, il brand manager ha il compito di unire le preferenze dei clienti con gli elementi distintivi dell’azienda. Inoltre, deve sempre tenere in considerazione il budget e i tempi previsti per ogni attività.
Sviluppo e comunicazione identità del brand
Una volta definita la marca e i suoi valori bisogna essere in grado di comunicarli nel migliore dei modi. Il brand manager si occupa proprio di curare ogni aspetto dell’immagine del prodotto. Quindi deve definire il tone of voice delle comunicazioni, il logo, il packaging di eventuali prodotti e tutte le attività di comunicazione online e offline.
Verifica dei risultati
Il suo ruolo è anche quello di valutare ogni attività fatta e capire se sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati. Nel caso in cui non si ottengono i risultati sperati, deve essere capace di comprendere gli errori e aggiustare il tiro nel minor tempo possibile.
Quanto guadagna un brand manager?
Ora che abbiamo compreso tutte le mansioni di un brand manager, parliamo di un aspetto che interessa tutti i dipendenti, ovvero lo stipendio. Come per ogni professione, l’esperienza conta. Per questo motivo, la retribuzione media di un brand manager varia in base agli anni di esperienza. Per chi ha un’esperienza minore di 5 anni, la retribuzione annuale va da un minimo di 35.000 € a un massimo di 45.000 €. Se invece si hanno più di 5 anni di esperienza, la retribuzione annua può arrivare fino a 55.000 €.
Queste, ovviamente, sono solo delle stime. Lo stipendio di ogni brand manager varia anche in base al tipo di azienda e al Paese in cui si trova.
Come diventare un brand manager?
Ti è venuta la curiosità di sapere i requisiti per essere assunti come brand manager? Sei arrivato nel paragrafo giusto! Innanzitutto, come molte professioni legate al mondo del marketing non esiste un preciso percorso di studi. Solitamente, le lauree più richieste per questa figura professionale sono legate al mondo economico o umanistico.
Se sei un appassionato del mondo finanziario o economico ti consigliamo di iniziare un percorso di laurea in economia aziendale o scienze dell’economia. Se, invece, il mondo dei numeri non fa per te una valida alternativa è il più recente corso di laurea in scienze della comunicazione. Dopo aver terminato il ciclo universitario, può essere utile scegliere un master per potersi specializzare in un ambito specifico.
Oltre al titolo di studio, un valido brand manager deve avere delle precise abilità come:
- Predisposizione a gestire diverse responsabilità, è necessario avere un carattere forte in grado di poter coordinare diverse figure professionali per raggiungere l’obiettivo.
- Capacità di lavorare e gestire un team. Un bravo brand manager deve saper accogliere le esigenze dei membri del gruppo e saperli guidare in ogni attività.
- Problem solving e creatività. Questa professione non è monotona o ripetitiva e necessità di persone capaci di adattarsi a situazioni sempre differenti e a saper gestire problemi inattesi. Inoltre, deve essere in grado di prendere decisioni motivate nel minor tempo possibile.
Conclusioni
Ti affascina il ruolo del brand manager? Se vuoi conoscere altri suoi super poteri contattaci! Noi di Mailsenpai siamo sempre pronti a rispondere a ogni tua curiosità.