Se ti trovi su questa pagina è perché conosci, almeno un po’, il mondo del marketing.
E dunque, avrai anche sentito parlare di brand identity.
L’immediatezza della lingua inglese ci viene in aiuto per spiegarci qualcosa di molto più ampio. Un concetto che vale la pena di essere approfondito.
Insomma che cos’è il brand identity?
La risposta è facile. E insieme complicata. L’espressione racchiude tutti quegli elementi che l’azienda utilizza per rendersi riconoscibile agli occhi del pubblico. Dei suoi clienti. Presenti e futuri.
Attenzione. Non si tratta di pubblicità. Piuttosto di adoperarsi alla costruzione di un’identità del marchio. Mettere in campo una strategia di comunicazione efficace per distinguersi dai competitors e affermarsi sul mercato. Come attore unico ed esclusivo.
Bene. Ora, bando alle ciance. Vediamo di entrare nel cuore della questione.
Chi vuole capire fino in fondo cosa significa brand identity… non ha che da continuare la lettura.
Buon viaggio. Che l’avventura abbia inizio.
In pochi punti:
Definizione di brand identity
Si comincia dalla definizione. In parte l’abbiamo già detto nel paragrafo introduttivo.
Il termine brand identity indica l’insieme di alcuni aspetti grafico-comunicativi. Elementi che determinano la percezione di un brand da parte del suo pubblico.
In pratica, si tratta di creare un’immagine. Raccontare la storia della propria identità. Rendersi assolutamente riconoscibili.
Il tuo marchio è ciò che la gente dice di te quando non sei in una stanza.
Jeff Bezos
Ma quali sono questi elementi? Scopriamo subito i più noti.
- Naming
Per gli esperti di brand identity il nome di un’azienda rappresenta il primo passo verso il successo.
In generale, meglio puntare su tre requisiti essenziali: semplicità, originalità ed efficienza. - LogoIl Logo, o logotipo, è la rappresentazione grafica del nome di un prodotto o un'azienda. Si tratta di un segno distintivo, determinante per distinguersi dai competitor e rendere immediatamente riconoscibile...
Le immagini valgono più di mille parole. Niente di più vero. Soprattutto in questo campo. Un buon logo deve essere privo di fronzoli e comunicativo. In generale, attraente. - Lettering
Anche il carattere tipografico gioca la sua parte. I vari font trasmettono messaggi e sensazioni disparate. Utilizza quelli classici come il Times New Roman se desideri comunicare affidabilità. I cosiddetti font speciali per un tocco di stravaganza in più. - Palette di colori
Prima di scegliere i colori esamina come i consumatori reagiscono al loro stimolo visivo. Ad esempio, il nero viene spesso collegato al prestigio. Il blu a calma e sicurezza. - Payoff (o frase di chiusura)
Cioè lo slogan di accompagnamento. Pensa solo a quanto sia diventato famoso il Think Different di Apple per avere un’idea della sua importanza. - Tone of voice
Il tono of voice implica la costruzione di una buyer persona. Un destinatario ideale su cui modellare lo stile della tua comunicazione. Se il target è di giovanissimi usa un linguaggio fresco e diretto. Se adulto, più formale e denso di contenuti rilevanti.
Cosa fare per una strategia che funziona
Abbiamo chiarito quali sono i pezzi della scacchiera.
Ovvero, cos’è il brand identity e in cosa consiste veramente.
Le sue parti strutturali.
Quello che, però, va indagato meglio è il disegno che c’è dietro.
Come si riescono ad unire gli elementi di un brand identity che funziona?
Un business è forte solo fin quanto è forte il suo brand.
Jim Stengel
Ecco. È arrivato il momento di rifarci alle parole dei saggi: conosci te stesso.
Lo sosteneva, secoli e secoli fa, il filosofo greco Socrate e ci teniano a ribadirlo anche noi.
In sostanza, per costruire un brand identity valido si deve partire da una visione complessiva. La visione di se stessi. Della propria attività.
Per farlo, occorre tenere a mente alcuni punti basilari. Prima di passare alla pratica:
- individua valori, personalità e mission della tua azienda;
- analizza il target di riferimento;
- studia la concorrenza;
- monitora costantemente i dati con strumenti come Google Analytics, sondaggi, discussioni sui social media, commenti, eccetera.
Un ultimo suggerimento. Ricordati di essere sempre coerente. La coerenza per il brand identity è sinonimo di grande professionalità.
Non va tralasciato nulla. Dai gadget ai messaggi telefonici, dai post sui social network alle promozioni offline.
Anche i più piccoli dettagli sono importanti.
BrandIl brand coincide con il marchio di un'azienda, ma la sua definizione ha più a che fare con il concetto astratto che con sue le qualità tangibili. La parola brand... identity: best practice
Se stai pensando a come ottimizzare il tuo brand identity possiamo darti il nostro contributo. In che maniera?
Semplicemente regalandoti qualche consiglio utile. Frutto di esperienza e passione.
- Pensa in grande
L’obiettivo è emergere dalla massa. Quindi largo spazio alla creatività.
Non porti limiti inutili. A parte quelli vincolati al budget a disposizione. - Non mentire
La verità paga sempre. Nella vita di tutti i giorni come nel marketing.
Non avventurarti in false promesse. I clienti potrebbero non gradire e soprattutto manifestare il loro dissenso pubblicamente. E i feedback negativi sono un bel groppone da mandare giù.
Perché rischiare? - Affidati a personale qualificato
Siti web malfunzionanti, testi sciatti e grafiche dozzinali sono una pessima presentazione. Un biglietto da visita che nessuno vorrebbe mai avere nel portafogli.
Se non hai particolare dimestichezza con il marketing e vuoi fare centro con il tuo business, rivolgiti a professionisti veri.
Esempi di brand identity efficace
Una guida sul brand identity che si rispetti non può fare a meno di citare alcuni esempi paradigmatici. Eccellenze che hanno saputo accompagnare il proprio nome ad una identità definita ed insostituibile.
Aziende che tutti conoscono. Aziende che sono riuscite nell’intento di trasformarsi in fenomeni globali.
Tra queste, riteniamo utile menzionare:
- Nike – il logo per definizione
Chi non ha presente il noto baffo Nike? Lo swoosh, creato dal 1971 dalla graphic designer Carolyn Davidson, rappresenta — probabilmente — uno dei simboli più riconosciuti sul pianeta.
Ma il brand identity Nike si poggia su tanto altro.
Sul Just do it del payoff. Sugli spot ricchi di celebrità sportive e imprese da ripetere.
Per il marchio statunitense le parole d’ordine sono essenzialmente due: libertà e movimento. - Coca Cola – un must da imitare
Coca Cola descrive quello si dice un case study.
La bibita analcolica più famosa al mondo deve gran parte della sua popolarità ad un brand identity particolarmente deciso. E ramificato.
Dal logo alle pubblicità emozionali. Dalla silhouette unica della bottiglia in vetro all’arte di un storytelling che continua a catturare clienti. Senza mostrare segni di cedimento negli anni.
In pratica, Coca Cola è l’emblema di tutto ciò che un brand identity dovrebbe essere. - Mulino Bianco – al passo coi tempi
In Italia, quando si vuole comprare un pacco di merendine non ci sono dubbi. Mulino Bianco è il non plus ultra.
Di sicuro rammenterai una delle sue pubblicità televisive più iconiche. La serie della gallina Rosita con Antonio Banderas. Una coppia vincente, recentemente sostituita da quella formata dagli attori Giorgio Pasotti e Nicole Grimaudo.
Morale della favola? La famiglia cambia. Gli spot pure. Ma il brand identity si rafforza.
Conclusioni
Siamo giunti al capolinea. Speriamo che il brand identity sia un mistero risolto. E, soprattutto, di averti consegnato tips e spunti utili per aiutare la tua attività a crescere.
Se, invece, conosci l’argomento e vuoi farci sapere la tua opinione al riguardo… lascia pure un commento.
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