Il mondo della comunicazione e quello del marketing sono in continuo cambiamento. Soprattutto per effetto della nuova tecnologia digitale, che ha permesso forme di interazione fra consumatori e aziende finora inaspettate. Basta pensare ai social network e alle brand community.
Non sai di che si tratta? A cosa ci stiamo riferendo?
NO WORRIES. Spieghiamo tutto noi!
In pochi punti:
Cos’è la brand community
Con l’avvento dei social network è diventato normale parlare di community.
Luoghi digitali dove gli utenti interagiscono fra di loro sulla base di una comune passione o interesse.
Bene. A questo punto possiamo rispondere alla domanda. Per farlo è sufficiente unire il concetto appena espresso con quello di brand.
Il termine “brand community” viene usato – infatti – per definire un insieme di persone che mostrano fedeltà o ammirazione verso un marchio specifico.
Come? In diversi modi.
In primis, seguendone gli account social. Ma anche partecipando attivamente a qualche campagna promozionale o dispensando consigli (promozionali del marchio) nella propria cerchia di amici e conoscenti. Tramite passaparola.
Perché creare una brand community
Partiamo da quanto detto nell’introduzione. Cioè che la brand community serve a mettere in relazione marchio e utenti.
Ok. Beh, il fatto è che non si tratta” solo o semplicemente” di questo. Ma anche di offrire più servizi agli utenti, infondere loro maggiore fiducia e senso di autorevolezza del brand.
In pratica, con una brand community è possibile migliorare la cosiddetta reputazione del marchio.
Esito finale: più conversioni e vendite.
Come creare una brand community
Chiariamo subito. Ci sono alcuni step obbligatori da seguire. Ma, prima di cominciare, ricordiamoci anche che costruire una brand community è un po’ come costruire una famiglia. C’è bisogno di impegno e perseveranza. Mai perdere la pazienza.
Premessa fatta. Ora leggiamo pure quali sono questi passaggi (prendi carta e penna per gli appunti).
- Unire utenti animati da una passione/interesse comune
In che maniera? Studia il tuo pubblico di riferimento e cerca di capire dove intercettarlo. In poche parole, è in questa fase che si sceglie su quali piattaforme o social network costruire la propria brand community. Presta attenzione e non limitarti a seguire le tendenze del momento. - Stimolare la partecipazione
Ovviamente la qualità dei contenuti gioca un ruolo fondamentale. Specie se si spera nella ri-condivisione. Non scrivere giusto per scrivere. Servono notizie utili o quantomeno interessanti o divertenti. L’asso nella manica? Punta sullo storytelling. - Gratifica la community
Magari con un programma di raccolta punti a premi, omaggi o sconti speciali. Gli utenti rimarranno più che soddisfatti. - Monitorare prestazioni e attività
Prima bisogna stabilire quali sono le metriche interessate. Qual è lo scopo della nostra brand community? Cosa vogliamo ottenere? Più click? Condivisioni? Vendite?
Stabiliti gli obiettivi si passa all’azione. Con verifiche periodiche e report.
P.S.
Lascia spazio ai commenti e alle critiche degli utenti. La censura è sempre controproducente.
A chi affidarsi
Regola numero uno del marketing. Mai improvvisare. Anche quando si ha a che fare con i social network… il cugino smanettone è meglio evitarlo.
Ma allora a chi dobbiamo rivolgerci per costruire e mantenere attiva la nostra brand community?
Ci sono alcune figure professionali davvero indispensabili. Cioè:
- COMMUNITY MANAGER = progetta, gestisce e coordina le varie attività della community;
- MODERATORE = vigila sul rispetto del regolamento del gruppo assicurandosi di mantenere sicuro ogni scambio;
- SOCIAL MEDIA MANAGER = è colui che inserisce i profili social nella strategia di marketing e organizza il lavoro;
- GRAFICO = ha il compitato di curare la veste grafica delle diverse pagine e piattaforme social utilizzate;
- CONTENT WRITER = si occupa di scrivere i testi.
C’è un’alternativa valida? Esiste? Certo che sì e semplifica la vita di chi ha poca o nessuna esperienza nel campo.
Basta contattare un’agenzia di comunicazione e web marketing.
Strategie e suggerimenti utili
Non abbiamo mica finito. Vogliamo essere certi di fare un buon lavoro? Di creare una brand community di successo?
Ottimo. È sufficiente seguire i consigli dell’elenco sottostante!
- Utilizza il giusto tone of voice… deve essere coerente all’immagine dell’azienda.
- Trasforma i tuoi clienti migliori in brand ambassador: costano meno degli influencer e spesso sono egualmente efficaci (specie se mostrano di avere molta ascendenza sul resto della community e tanti follower/amici).
- Sfrutta i contenuti generati dagli utenti;
Il 79% delle persone afferma che i contenuti generati dagli utenti influiscono notevolmente sulle loro decisioni d’acquisto.
https://www.oberlo.com/blog/branding-statistics
Infine, non risparmiare sulla richiesta di feedback e recensioni. Sono utilissimi per trovare idee e correggere eventuali errori di marketing.
Esempi di brand community
Impossibile non citare Harley-Davidson, la nota casa motociclistica americana che, all’inizio degli anni ’80, sull’orlo del fallimento riesce a risollevare le proprie sorti scommettendo proprio sulla brand community. Gli appassionanti delle due ruote più famose del mondo fanno gruppo su strada e online, con numerose iniziative, prodotti esclusivi e – addirittura – un magazine ad hoc per gli iscritti.
Ma merita di essere nominata anche la community Lego (Lego Ideas). Qui gli amanti dei celebri mattoncini danesi possono proporre progetti, votare e partecipare a numeri concorsi a premi.
Quali sono i vantaggi
Perfetto. È arrivato il momento di mettere tutto sul piatto della bilancia. Quindi… quali sono i principali vantaggi connessi alla creazione di una buona brand community?
Proviamo a riassumerli. Permette di:
- migliorare il rapporto esistente fra azienda e utenti;
- promuovere la fidelizzazione;
- rafforzare l’immagine generale del marchio;
- conoscere il punto di vista dei consumatori;
- ottenere informazioni utili per la profilazione;
- diminuire costi e spese per la pubblicità.
Punti deboli? Quelli normalmente connessi ai social network.
Quando si sbaglia la comunicazione o si commettono passi falsi – spesso – è davvero facile perdere la faccia. Non altrettanto recuperarla.
Conclusioni
Insomma? Stai riflettendo seriamente su come – e se – creare una brand community per la tua azienda?
Speriamo di sì. Noi di MailSenpai siamo qui per darti una mano. Non esitare e contattaci subito per qualsiasi informazione.
Nel frattempo… permettici di dare un ultimo consiglio.
Dai un’occhiata al testo Social network e community management di Enza Maria Saladino: trovi approfondimenti, spunti interessanti e altre idee utili sull’argomento.
P.S.
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