Chi è l’analista programmatore? E di cosa si occupa? Qui puoi scoprirlo. In più ottieni molte altre informazioni! Alcuni esempi? Quanto guadagna. O perché è importante in un’azienda. O ancora come diventarlo.
Sei pronto a scoprire tutti gli aspetti dell’analyst programmer? Reggiti forte e inizia questo viaggio con noi!
In pochi punti:
Chi è l’analista programmatore?
È una persona che opera nel settore dell’informatica. Nello specifico, si occupa di sviluppare analisi e programmi. Quindi il suo compito è anche monitorare dei dati.
Ottenuti come? Da test o opere di monitoraggio.
Voluti da chi? Dal cliente.
Per capire meglio l’analyst programmer ci siamo affidati all’Atlante delle Professioni. Infatti il sito riporta queste informazioni:
Raccoglie richieste, necessità e indicazioni del Cliente, analizza i processi aziendali nei quali si inserisce l’intervento e ne valuta la fattibilità economica e tecnologica. Collabora alla definizione di architetture e modelli e al disegno di processi di controllo dell’infrastruttura informatica garantendo coerenza e completezza del sistema rispetto ai vincoli tecnologici e progettuali.
Atlante delle professioni
L’analista programmatore contribuisce alla valutazione della fattibilità economica. E anche di quella tecnologica. Perciò si occupa delle verifiche prima degli investimenti o dei cambiamenti in un’azienda. Questo è utile persino per le ricerche di mercato.
Però nella pratica cosa fa?
Cosa fa un analista programmatore?
È un esperto informatico. Infatti l’analisi svolta è di tipo computerizzato. Riassumendo, si analizzano dei dati e per farlo si usa il linguaggio della programmazione. Tra i compiti di un analista programmatore ci sono anche altre attività. Eccole elencate al completo.
- L’analisi dei processi IT;
- La valutazione della fattibilità di un’operazione;
- L’utilizzo di software e della programmazione;
- La produzione di documenti per l’analisi di fattibilità;
- La definizione di modelli (per un prodotto o un’azienda);
- La progettazione di applicativi (rispettando vincoli tecnologici e contrattuali);
- I testing e gli aggiornamenti.
Questa figura professionale si occupa dell’interpretazione delle esigenze dei clienti. Così come quelle degli utenti (coloro che usano il software). Nel farlo, verifica che il prodotto risponda alle esigenze di business e di utilizzo.
L’analyst programmer può offrire una consulenza tecnica. Quando? Ad esempio se il software è già esistente. Perciò in questo caso propone un reengineering del prodotto. Come? Innanzitutto definendo l’aggiornamento e la manutenzione utili.
Perché è importante in un’azienda?
Sicuramente l’analyst programmer è una figura utile. Sia nelle grandi imprese che nelle realtà più piccole. Soprattutto perché è colui che conosce meglio il software. Questo non solo perché è chi lo ha progettato. Bensì perché ha competenze specifiche.
Tra queste c’è la traduzione delle necessità del cliente in linguaggio informatico, nonché un orientamento al problem solving. Inoltre tra le skills necessarie ci sono abilità più o meno tecniche. Eccone alcune.
- La progettazione di software: il progetto prima della realizzazione;
- La programmazione: le competenze nella scrittura tecnica;
- L’abilità di component based software engineering;
- La capacità di analisi dei risultati;
- Il testing del prodotto.
L’analista programmatore è una figura importante anche dentro a un team. Infatti può coordinarsi con altre professioni. Alcuni esempi? Il web designer o il programmatore. Infine può trasformare un progetto in un prodotto finito.
Come diventare analista programmatore?
Certamente è necessario un titolo di laurea. In Italia ci sono diversi corsi che forniscono le conoscenze base. Tra questi ci sono alternative triennali, specialistiche o magistrali. Per diventare analista programmatore è utile un titolo in:
- informatica;
- ingegneria elettronica, informatica o del software.
Oggi ci sono persino diversi corsi professionalizzanti. Un esempio? I progetti di architettura del software. Così si studiano i linguaggi di programmazione. In più, un corso di software analysis & testing è l’ideale per completare il percorso formativo.
In aggiunta a questi, ci sono altri tools utili da conoscere. I più apprezzati sono: il CASE (o Computer Aided SoftwareIl termine software indica le componenti immateriali di un sistema elettronico (computer, tablet, smartphone ecc) ed è per questo contrapposto all'hardware. Di fatto si tratta di tutti quei dati che... Engineering) e il DIE (Integrated Development Environment).
Non è da sottovalutare l’importanza dell’aggiornamento. L’esperienza insegna, ma la tecnologia corre veloce. Per questo conoscere le news del settore è d’obbligo. Persino i trend del momento possono aiutare. In questo modo saprai rispondere alle richieste dei clienti. Anche quelli più esigenti e aggiornati!
Quanto guadagna l’analista programmatore?
È una figura professionale ben pagata. Nonostante questo, è difficile fare una stima del suo guadagno. Il tipo di azienda e le responsabilità del ruolo possono influenzare decisamente sullo stipendio. Quindi procediamo con una media.
Generalizzando, un analista programmatore in Italia guadagna circa 35.000 euro all’anno. Questo significa circa 2.800 o 2.900 euro al mese. Perciò la tariffa oraria è di pressappoco €17.
Tuttavia ci sono più figure nell’ambito della programmazione. Per questo il ruolo o il livello di responsabilità sono determinanti. Ad esempio un analista funzionale ha uno stipendio di circa 2.500 euro al mese. Invece un Web Designer di 800 o 1.000 euro al mese. L’analyst programmer è tra le figure più pagate del settore.
Quali sono gli sbocchi lavorativi?
Gli sbocchi lavorativi possono cambiare a seconda delle competenze e del percorso di studi. Infatti più è l’esperienza maturata e più la figura è ricercata. Per iniziare, un consiglio è quello di lavorare nel settore della programmazione. O dello sviluppo software. Come? Facendo la gavetta. Ad esempio con lavori da programmatore o da Developer junior.
Anche i linguaggi di programmazione conosciuti sono un aspetto utile nel curriculum vitae. Per poter lavorare è consigliato specializzarsi in un linguaggio. Oppure come alternativa puoi sapere tutto del Software Test Analysis. In questo modo diventi la figura che verifica la qualità del prodotto. E hai l’ultima parola prima della consegna al cliente.
In ogni caso, le realtà in cui potresti lavorare sono molte. Ad esempio le software house. Queste sono aziende specializzate nella realizzazione di prodotti informatici. Oppure anche imprese informatiche. Possono essere sia private che pubbliche.
Un’altra possibilità è quella del freelance. Perciò del consulente in proprio. In questo caso però devi sapere come attirare il cliente e ampliare il tuo portfolio. Sicuramente è una sfida. Ma ti permette di gestire il lavoro in modo indipendente.
Conclusioni
Ti interessa diventare analista programmatore? Ora hai tutte le info utili per investire nella tua carriera e… Iniziare una nuova professione!
Invece se ti interessano i temi della comunicazione, continua a leggere il nostro blog. Potrai trovare molti articoli sul marketing, sulla SEOSEO è l'acronimo di Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i Motori di Ricerca. Questa sigla comprende tutte le pratiche volte a migliorare l'indicizzazione e il posizionamento di un contenuto... e sulle strategie aziendali.