Di certo, avrai incontrato spesso l’espressione analisi di mercato.
Ma sei sicuro di sapere cosa significa veramente?
In cosa consiste e perché chi ha un’azienda, un’attività o perfino un libero professionista dovrebbe affidarsi a questo strumento?
Lo scopriremo con la lettura del nostro articolo.
Tieni gli occhi aperti e prendi appunti!
In pochi punti:
- 1 Che cos’è l’analisi di mercato
- 2 A cosa serve
- 3 Differenza tra analisi e ricerca di mercato
- 4 Come fare un’analisi di mercato
- 5 Come raccogliere informazioni
- 6 Perché e per chi è importante farla
- 7 Come scrivere un’analisi di mercato
- 8 Last tips
- 9 Esempi di analisi di mercato
- 10 Quanto costa uno studio di mercato
- 11 Conclusioni
Che cos’è l’analisi di mercato
Affrontiamo l’argomento giocando subito a carte scoperte.
L’analisi – o indagine o studio – di mercato è un tipo di ricerca analitica.
Si tratta di raccogliere e analizzare dati per prendere decisioni imprenditoriali. Di vario genere.
In linea di massima serve a:
- approfondire il contesto economico dell’azienda;
- scoprire la fattibilità (e redditività) di un’eventuale idea o progetto;
- conoscere il proprio pubblico.
Insomma, possiamo affermare che l’indagine di mercato è una componente essenziale di ogni business plan che si rispetti.
E non ci sono controindicazioni.
Basta saperla fare.
A cosa serve
Stai per aprire un negozio? Hai in mente di lanciare una campagna pubblicitaria o un nuovo prodotto da vendere?
Bene. Al di là della situazione… non ci sono dubbi: il primo passo verso il successo si chiama analisi di mercato.
Per quale motivo?
In parte, l’abbiamo già detto. Perché ci aiuta a capire come bisogna muoversi.
A non prendere cantonate o commettere errori di cui ci si potrebbe pentire.
Partendo dall’assunto che nel mondo degli affari la parola “improvvisazione” è assolutamente bandita, ti diamo un consiglio: prima di agire preparati con attenzione.
Sonda il terreno come se fossi un generale pronto all’attacco.
Difatti, l’indagine di mercato si rivela un’arma azzeccata. Può essere impiegata, a seconda dei casi, per:
- Analizzare le esigenze del mercato
Insomma individuare quali sono i possibili settori di investimento o capire (se esistono) potenzialità per la propria azienda. - Costruire un progetto aziendale
Cioè, pianificare: obiettivi, strategie operative, attività di marketing, commerciali e previsioni finanziarie. - Identificare eventuali fattori di rischio o di mutamento.
E – più in generale – pronosticare scenari futuri. - Studiare i competitors
Per comprendere come differenziarsi, imparare dai loro sbagli o lasciarsi ispirare da idee che funzionano. - Conoscere i consumatori
Dunque, capire cosa vogliono, valutare la cosiddetta customer satisfaction e correggere/ottimizzare eventuali strategie operative.
Fin qui tutto chiaro?
Ottimo. Proseguiamo pure il nostro itinerario.
Differenza tra analisi e ricerca di mercato
Prima di andare avanti ci sembra opportuno fare una precisazione.
Molti utilizzano i termini analisi e ricerca di mercato come sinonimi… Nulla di più sbagliato.
In realtà, l’analisi è un sottogruppo della ricerca di mercato. Mentre quest’ultima focalizza il lavoro su un’indagine ad ampio spettro, l’analisi si concentra sui dati di uno specifico mercato resi in un specifico momento.
Questione di sfumature. Ma non troppo.
Come fare un’analisi di mercato
Ovviamente lo sviluppo di un’analisi di mercato ha le sue regole.
Ci sono passaggi obbligati da seguire. In modo scrupoloso e senza sconti.
Vediamoli insieme:
- Definisci l’obiettivo della tua indagine di mercato. Deve essere: specifico, concreto e misurabile.
- Delimita il mercato di riferimento (quali sono i parametri geografici/demografici, campione, ecc.).
- Seleziona gli aspetti da analizzare. Si tratta di informazioni qualitative o quantitative?
- Scegli fonti e strumenti adeguati (approfondiremo questo argomento nel prossimo paragrafo).
- Esegui comparazioni con la concorrenza: osservare i competitor e scopri quali sono i principali punti di forza e di debolezza del loro lavoro.
- Elabora i risultati e compila una relazione conclusiva sulla ricerca effettuata.
Facciamo un appunto. Quando si passa alla redazione del rapporto finale utilizza il metodo analisi SWOT.
Aiuta a mettere fuoco le esigenze dell’attività in questione e a pianificare strategie aziendali efficaci.
Come raccogliere informazioni
Una volta stabilito l’oggetto di studio si passa alla parte più propriamente operativa.
Ma per farlo, occorre chiarire alcuni aspetti decisivi. Cioè, quali fonti utilizzare per la raccolta dei dati e come. Con quale mezzo.
Naturalmente la scelta è collegata agli obiettivi della nostra analisi di mercato e al budget disponibile.
Comunque si possono trovare informazioni un po’ ovunque. Principalmente:
- consultando canali online come l’ ISTAT, il sito dell’Osservatorio Nazionale del Commercio e le pagine del Consorzio Netcomm;
- esaminando rapportistica e studi di settore realizzati da aziende/enti pubblici o privati;
- optando per tool di analisi SEO e SEMSEM sta per Search Engine Marketing. Rappresenta una parte fondamentale del digital marketing. Il suo obiettivo primario è quello di aumentare visibilità e traffico di un sito web. In che... come Semrush, Moz e Google Trends.
E se, invece, vogliamo raccogliere dati di prima mano?
Nessun problema. Abbiamo diverse opzioni fra cui scegliere.
Le più diffuse? Le seguenti:
- osservazione diretta da testare in loco;
- sondaggi (questionari e interviste);
- colloqui di approfondimento;
- gruppi di discussione.
Ricordiamo che il campione interrogato dovrebbe essere quanto più esteso possibile per garantire maggiore precisione dei risultati.
Perché e per chi è importante farla
Diciamo che analizzare dati e numeri non è mai sbagliato.
Specialmente quando si parla di business.
Insomma, a questo punto del discorso, avrai capito quanto sia fondamentale realizzare un’indagine di mercato.
Per avviare un’attività, prendere decisioni e per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Ma chi sono i principali destinatari di questo strumento?
In pratica tutti. O per meglio dire (come abbiamo già accennato nell’introduzione)… tutti gli imprenditori.
Specialmente quelli che hanno poca esperienza alle spalle, vogliono crescere o hanno bisogno di rafforzare la notorietà del marchio.
Nota bene.
La redazione di un’indagine di mercato può essere impiegata anche come supporto alla richiesta di un prestito aziendale.
Come scrivere un’analisi di mercato
Spesso, la forma è importante tanto quanto la sostanza.
D’altronde, chi vorrebbe leggere pagine e pagine di numeri buttati lì, a mo’ di elenco del telefono?
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie al nostro studio di mercato, occorre – infatti – affrontare l’ultimo step.
Ovvero la sua stesura.
Ecco qualche suggerimento pratico:
- Utilizza elementi visivi = diagrammi, grafici e tabelle facilitano la fruizione dei dati. Specialmente se si tratta di statistiche e metriche.
- Non essere prolisso = le parole d’ordine sono chiarezza, trasparenza e brevità. Evita le ripetizioni.
- Inserisci un riepilogo = può anche essere impiegato come abstract. Deve riassumere i punti salienti dell’analisi di mercato effettuata.
E infine: ricorda di suddividere il testo in paragrafi. È un sistema molto utile, e ormai diffuso, per semplificare la lettura.
Last tips
È il momento giusto per dare qualche suggerimento integrativo.
Raccomandazioni pratiche per realizzare un’indagine di mercato vincente. Ovvero funzionale agli intenti stabiliti.
- Se hai risorse limitate ricorri a piattaforme di sondaggio online autorevoli come SurveyMonkey e Typeform.
- Durante la preparazione di sondaggi qualitativi (ad esempio per conoscere l’opinione degli utenti riguardo ad un articolo o servizio offerto) prediligi domande a risposta aperta.
- Aggiorna regolarmente i dati della tua analisi di mercato.
Terminiamo con un ultimissimo consiglio.
Non sai dove mettere le mani?
Allora affidati ad una agenzia specializzata oppure a un vero marketing analyst.
Si tratta di una figura altamente qualificata. E fornita di conoscenze anche in ambito statistico ed informatico.
Esempi di analisi di mercato
Abbiamo già introdotto un paio di situazioni tipiche.
Cioè, quali contesti aziendali fanno ricorso alle analisi di mercato. Proviamo a riassumerle.
Insomma, quando è – praticamente – indispensabile un’indagine di mercato?
- Nel lancio di una start-up;
- per la promozione/commercializzazione di un nuovo prodotto/servizio;
- per entrare in altri mercati.
Se rientri in una di queste casistiche (non importa quanto grande sia l’impresa)… non esitare un secondo.
Comincia ad organizzare il tuo studio di mercato.
Quanto costa uno studio di mercato
Non possiamo rispondere a questa domanda in maniera precisa.
I prezzi sono variabili.
Si deve considerare il tipo di ricerca richiesta, ma anche i mezzi, le metodologie, gli strumenti e le fonti utilizzate.
In genere si parte da tariffe base di circa mille euro.
Per le indagini di mercato più complesse le cifre possono lievitare in maniera considerevole. Fino a superare di molto anche i 10.000 euro.
Conclusioni
La nostra guida termina qui.
Ma prima di salutarci… ecco qualche titolo di approfondimento.
Troverai materiale e spunti utili (anche tecnici) da cui trarre ispirazione:
- Analisi di mercato. Strumenti statistici per le decisioni di marketing di Francesca Bassi.
- Analisi dei dati e data mining per le decisioni aziendali di Sergio Zani e Andrea Cerioli.
Se vuoi dirci la tua o hai un esempio di indagine di mercato da condividere, lasciaci pure un commento!