Quanto conta l’effetto sorpresa nel mondo della pubblicità?
Tantissimo. E ci agganciamo proprio a questa considerazione per trattare una materia fondamentale come quella dell’ambient marketing.
Ne hai mai sentito parlare? Hai qualche idea al riguardo?
Se le risposte sono negative, non preoccuparti. Risolviamo tutto con la nostra guida.
Ti spiegheremo – infatti – che cos’è l’ambient marketing, come funziona e (perché no?) anche un paio di trucchi del mestiere.
STAY TUNED!
In pochi punti:
Che cosa significa ambient marketing
Si scrive ambient marketing e si pronuncia alla stessa maniera.
Ma per capire che cos’è specifichiamo, subito, che non si tratta semplicemente di pubblicità all’aperto. O “outdoor” come direbbero gli amanti degli anglicismi.
Piuttosto di marketing non convenzionale.
Cioè fuori dall’ordinario.
Cosa vuol dire?
Che lo scopo principale di una qualsiasi campagna ambient è quello di raggiungere i consumatori là dove non si aspettano di essere raggiunti.
Di solito, in luoghi larghi e affollati come: strade, piazze, stazioni, aeroporti, centri commerciali e chi ne ha più ne metta. Non ci sono restrizioni o limiti di spazio.
Però, BE CAREFUL.
Non basta mettere un cartellone in formato extra size in un posto gremito di gente per avere successo.
L’obiettivo è scioccare il pubblico. Colpirlo con un’esperienza da non dimenticare.
Non a caso il concetto di ambient marketing è molto vicino a quello di marketing esperienziale.
Insomma, è sempre una questione di curiosità, sensi e coinvolgimento psicologico-emotivo.
Non hai mai sentito parlare di marketing esperienziale? Come funziona? Scoprilo con la nostra guida!
Come e quando fare ambient marketing
L’ambient marketing presenta caratteristiche “tecniche” precise. Osare… sì ma fino ad un certo punto. Per mettere in piedi una campagna di questo tipo bisogna attenersi a delle linee guida.
Vediamo insieme quali sono.
- Come ogni progetto che si rispetti occorre partire dall’idea, che deve essere unica, incisiva e originale. La fantasia prima di tutto.
- Una campagna ambient è sempre inaspettata. Mai annunciata. Altrimenti che effetto sorpresa sarebbe?
- Dura il tempo che deve. Cioè poco. Proprio per non rischiare di stancare il pubblico. O peggio ancora di annoiarlo.
Per capirci meglio… di sicuro avrai avuto modo di vedere una mostra di arte contemporanea. Bene.
Prova a pensare a una campagna di ambient marketing come a una performance. A un’installazione temporanea.
Cosa fa? Attira attenzione e stupisce!
Esempi di ambient marketing
Ci sono campagne pubblicitarie che meritano di essere citate. Non solo come esempi di ambient marketing riusciti. Ma anche come modello di inventiva e professionalità da cui trarre ispirazione.
Quali sono i nostri campioni? Basta leggere sotto.
IPO Fincantieri – La nave che sbuca dalla Borsa di Milano (2014)
In occasione del debutto di Fincantieri in Borsa viene allestita un’imponente scenografia marinaresca: la prua di una nave che spunta dalla facciata di Palazzo Mezzanotte. Impossibile non farci caso!
Amazon – Fermata Webminster (2016)
Non è un errore di battitura. Qualche annetto fa, per pubblicizzare l’apertura di un nuovo data center a Londra, il colosso di Jeff Bezos tenta di confondere i pendolari con un escamotage. Cioè? Cambia la segnaletica di una celebre fermata della metropolitana e Westminster si trasforma in Webminster.
Ikea – La casa siriana (2016)
Nessuno si aspetterebbe di curiosare fra i mille mobili ikea e scovare una casa siriana distrutta dalla guerra. Eppure è accaduto ai molti clienti dello store norvegese di Slependen. La campagna, promossa dall’agenzia pubblicitaria POL in collaborazione con la Croce Rossa, aveva come scopo quello di sensibilizzare le masse sulla drammaticità della guerra civile in Siria e raccogliere fondi.
Gazzelle – Caccia al tesoro (2021)
Il cantautore romano Gazzelle decide di promuove l’uscita del suo ultimo disco con una trovata particolarmente divertente. Dissemina, infatti, per il centro di Milano varie cassette antincendio contenenti il suo vinile. Basta trovare, rompere e portare a casa per ascoltare!
Capito cosa combinano le cosiddette menti creative? Quando passeggi per strada della tua città tieni gli occhi aperti. Potrebbe esserci una bella sorpresa da non perdere!
Qualche consiglio utile
Siamo pronti per creare la nostra prima campagna/evento di ambient marketing?
Perfetto. Ecco, allora due-tre suggerimenti pratici per iniziare nella maniera giusta.
Dai un’occhiata e fanne tesoro.
- Se ne hai la possibilità scegli location ad alto flusso di passaggio.
Assicurano maggiore visibilità e risonanza. - Studia i tuoi potenziali clienti.
Cerca di capire chi sono, cosa fanno vita e cosa vogliono.
Ad esempio, vendi accessori per la scuola? Probabilmente il tuo pubblico è composto da giovanissimi e teenager che hanno in comune hobbies come la musica e le serie TV. Ecco, punta su queste passioni per suscitare il loro interesse. - Supporta la tua campagna con l’utilizzo di altri canali pubblicitari.
È anche un modo utile per rafforzare la cosiddetta brand identity di un’azienda.
Ultimo consiglio che sa più di perla di saggezza: sogna in grande e lascia libero sfogo alla tua immaginazione.
Naturalmente sempre tenendo fede al principio di coerenza!
Perché l’ambient marketing conviene
I vantaggi dell’ambient marketing sono numerosi. E assolutamente non trascurabili.
In linea di massima, basta avere un’idea vincente per conquistare grandi risultati.
Ma andiamo dritti al sodo. Cosa siamo in grado di ottenere?
Una buona campagna ambient può:
- generare maggiore engagement perché è obiettivamente difficile rimanere indifferenti ad una pubblicità originale, che ci coglie di sorpresa; magari proprio mentre stiamo camminando sulla via casa.
- diventare virale, tramite passaparola e condivisioni su social network.
- raggiungere il target di riferimento senza troppi sforzi.
Ma non è finita qui. Un altro elemento da considerare è la spesa.
Il marketing non convenzionale è un marketing generalmente low cost. Perlomeno rispetto alle forme classiche della pubblicità (TV, radio, cartellonista, eccetera).
Ok. Chiudiamo il paragrafo con una raccomandazione utile.
Attenzione a non strafare. Sia nella quantità che nella qualità dei contenuti. Le persone di abituano ad ogni cosa. Anche all’eccesso di stimoli.
Conclusioni
Siamo in dirittura di arrivo. Ormai avrai compreso una cosa fondamentale.
Che nel campo della pubblicità non si può mai stare tranquilli.
Bisogna aggiornarsi su tecniche, mezzi e strumenti di lavoro. Costantemente e senza troppe pause di riflessione.
Dunque, se l’ambient marketing rientra nei temi da approfondire (sicuramente sì) concludiamo con un bel consiglio di lettura, dedicato a chi non ha problemi con l’inglese.
Il libro si intitola Ambient Marketing: a Complete Guide – 2020 Edition e il suo autore è Gerardus Blokdyk.
Il nostro viaggio è terminato. Speriamo di essere stati chiari ed esaustivi sull’argomento.
Lascia pure un commento per dirci cosa ne pensi o condividere con noi la tua esperienza.